Guardia alta contro la vivisezione...e non solo in Italia! La sperimentazione animale è un fenomeno globale e uno sguardo al contesto comunitario è sempre importante.
In questi giorni stiamo collaborando con la Buav (l’associazione britannica partner contro la vivisezione che gestisce la coalizione europea ECEAE), e proprio dal Regno Unito giungono nuove investigazioni e notizie.
La Buav ha infatti ottenuto un filmato scioccante, che ha svelato l'uso di cuccioli di cane e di gatto e le loro fattrici per testare vaccini presso la ditta farmaceutica della Merck Sharp & Dohme: animali buttati via dopo dolorose iniezioni mortali tra grida e spasmi. Una prova in più contro chi sostiene che può esistere il benessere per gli animali da laboratorio.
In particolare, l’associazione inglese ha scoperto che i cuccioli vengono allontanati dalla madre molto presto (a sole 4 settimane) e usati per sperimentazioni molto invasive che comportano numerosi prelievi, aghi infilati nel corpo tanto da non riuscire a tenersi in piedi. Gli animali venivano lasciati soli di notte senza alcun monitoraggio delle condizioni di salute e, come se non bastasse, gli individui che non potevano essere più utilizzati venivano soppressi senza alcuna necessità.
Un dramma che non resta isolato, perché alle aziende conviene uccidere ciò che è diventato superfluo piuttosto che recuperarlo e inserirlo in famiglia o in un centro di recupero.
Gli stessi responsabili del Centro di ricerca continuano a giustificarsi sottolineando come loro si limitino a seguire quanto stabilito dalle norme, esattamente le stesse scuse addotte da chi usa gli animali nel nostro Paese, arrivando ad affermare che vengono prese tutte le misure per garantire il benessere degli animali.Peccato che tutte le volte che sono entrate le telecamere nei laboratori siano emerse immagini orribili che il comune senso di civiltà rifiuta categoricamente (oltre l’80% degli italiani è contrario alla vivisezione, fonte Eurispes 2014)!
Le immagini trasmesse dalla Buav non sono lontane da quelle riprese dentro Green Hill, il tristemente noto allevamento di beagle da sperimentazione, oggi finalmente chiuso per sempre.
Ci sono però anche notizie positive!
Le "good news" riguardano il traffico di primati da laboratorio: l’associazione inglese, che da anni si batte con la coalizione europea (di cui fa parte la LAV) contro questo mercato, ha commentato positivamente la notizia che il colosso nei trasporti TNT si è rifiutato di caricare una “partita” di scimmie dalla Cina all’America!
Congratulandosi con la scelta presa, la Buav ha chiesto alla nota ditta anche di entrare far parte delle compagnie che hanno aderito alla campagna Cargo cruelty, inserendo questo vincolo etico nella politica dell’azienda!
In Inghilterra l’etica per gli animali e la difesa dei loro diritti è al primo posto nell’impegno morale dei cittadini: speriamo che questo trend sia un faro per tutta l’Europa e che il futuro possa essere basato sul rispetto della vita di tutti!
Michela Kuan, responsabile LAV Vivisezione