Ci appelliamo al Governo affinché dia attuazione alla Legge. Ogni giorno di ritardo comporta sofferenze per gli oltre 3mila visoni rimasti nelle gabbie degli allevamenti in dismissione.
Grazie alla interrogazione della Senatrice Dolores Bevilacqua (M5S) oggi scopriamo dalla risposta del Governo (rappresentato dal Sottosegretario all’Agricoltura, Sen. Luigi D’Eramo, Seduta n.33 del 26 gennaio) che il Decreto che avrebbe consentito la liberazione dei visoni (dalle gabbie degli allevamenti ai centri di fauna selvatica) atteso a fine gennaio 2022 sarebbe stato adottato il 30 dicembre.
Peccato però che lo stesso Decreto rimandi a ulteriore successivo atto la definizione dei parametri strutturali e gestionali per la ricezione dei visoni e da adottare entro 60 giorni dalla pubblicazione in G.U. del primo Decreto che, ad oggi, dopo altri due mesi ancora non è stato pubblicato.
Ci appelliamo per l’ennesima volta al Governo e ai Ministri di diretta competenza Lollobrigida, Schillaci, Fratin affinché diano concreta attuazione alla Legge 234 del 30 dicembre 2021 con la quale, in Italia, siamo riusciti a fare chiudere gli allevamenti di pellicce.
Ogni giorno di ritardo comporta gravi sofferenze per gli oltre 3mila visoni rimasti nelle gabbie degli allevamenti in dismissione e ulteriori rischi anche per la salute pubblica, considerato che proprio nell’ultimo anno oltre 1.500 visoni di uno di questi allevamenti sono stati abbattuti a seguito della intercettazione di un nuovo (il terzo) focolaio di coronavirus.
Ringraziamo la Sen. Bevilacqua per avere dato #VoceAiVisoni in Parlamento.
Dopo avere ottenuto il divieto nazionale agli allevamenti di pellicce ora, con l'Iniziativa dei Cittadini Europei "Fur Free Europe", invita anche tu l'UE a: vietare l’allevamento di animali per ricavarne pellicce e vietare nel mercato europeo il commercio di prodotti di pelliccia (quindi anche l’import).
Firma anche tu la petizione!