Alla base di atteggiamenti violenti c'è una mascolinità tossica, che esalta la forza e il potere su soggettività considerate inferiori.
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza di genere e LAV è a fianco di chi manifesta in Italia e nel mondo e di chi ogni giorno lavora per contrastare la violenza contro le donne.
Proprio in questa occasione è fondamentale ricordare che diverse ricerche hanno messo in luce importanti connessioni fra violenza di genere e violenza verso gli animali.
Nei casi di stalking, ad esempio, è frequente che il soggetto attivo sia violento in vari modi anche con l’animale della persona offesa o minacci di esserlo. Tra le condotte moleste dello stalker rientrano, infatti, il far trovare animali morti o parti di essi o, addirittura, uccidere gli animali domestici della vittima. Frequenti i casi riportati dalla cronaca
Secondo studi recenti molte vittime di abusi ritarderebbero l’allontanamento dalla situazione di violenza per le difficoltà, una volta abbandonato il proprio ambiente domestico, di trovare un luogo sicuro per sé e per i propri animali.
Difatti, anche se quasi una famiglia italiana su due vive con un animale domestico (dati Ministero della Salute), i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio non sono di norma attrezzati per l’accoglienza di animali appartenenti alle vittime di abusi, né per proporre soluzioni alternative.
È stato sottolineato, altresì come la letteratura scientifica abbia individuato una correlazione tra violenza domestica e maltrattamento di animali e indicato tra i fattori di rischio nel processo di vittimizzazione animale anche il pericolo derivante dal vivere in famiglie disfunzionali, o in cui prevalgono condotte aggressive e abusanti, ovvero in contesti violenti che, come conseguenza, determinano anche comportamenti non rispettosi delle loro esigenze etologiche. Animali che possono essere vittimizzati sotto molteplici aspetti, come incuria, abbandono fisico ed emotivo e maltrattamenti vari.
Del resto, la cultura in cui si sviluppano forme di violenza contro gli animali, e in particolare la zoomafia, ha come riferimento un modello di vita basato sulla prevaricazione, l’aggressività sistemica, il disprezzo per le ragioni altrui oltre che per le stesse vite.
I “valori” di riferimento sono l'esaltazione della forza, la mascolinità tossica, il disprezzo del pericolo, il potere dei “soldi. In questa dimensione dis-valoriale, la violenza domestica trova una
facile collocazione e con essa i maltrattamenti sugli animali.