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Un'altra scimmia nello spazio, senza pietà

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Ultimo aggiornamento

domenica 15 dicembre 2013

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L'esperimento iraniano apparso ieri sulla stampa mostra il lancio in un volo suborbitale della scimmia Fargan (dalle immagini un giovane macaco).  Già in passato l'Iran aveva inviato nello spazio animali di piccola taglia, come topi, tartarughe e lombrichi e nel 2011 una scimmia, ma il tentativo era fallito senza che le autorità ne spiegassero i motivi. 

Nelle immagini diffuse ieri si vede un piccolo essere imprigionato in una scatola come lo sono le bambole vendute negli scaffali dei supermercati, immobile e assente: uno sguardo triste che anche il più forte sostenitore della vivisezione non può negare.

Costringere animali vivi, privati di qualsiasi esigenza fisica e ambientale della specie, perché costretti in minuscole gabbie e sottoposti ad alimentazione forzata ed assenza di gravità, per studiare gli effetti che tale situazione produce sull’apparato muscolo-scheletrico, è eticamente inaccettabile e scientificamente fuorviante.

Ma la di là di oggettive considerazioni tecniche sull’inutilità e arretratezza di tali pratiche, è importate soffermarsi sul lato etico...vedere queste immagini e abituare le persone  ad accettare passivamente la sofferenza è profondamente sbagliato: impariamo ed insegniamo ad avere pietà.

Michela Kuan, responsabile LAV Vivisezione