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Udine: strage uccelli per potatura rive fiume Corno, chiediamo stop

Abbiamo depositato una denuncia per ottenere l'interruzione dei lavori e richiedere il sequestro del cantiere.

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Ultimo aggiornamento

martedì 15 aprile 2025

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Necessario interrompere immediatamente questo massacro

Quello che sta avvenendo lungo le sponde del fiume Corno, in provincia di Udine, è una vera e propria strage di animali.

I lavori di potatura delle rive, autorizzati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, commissionati dal Consorzio di bonifica della pianura friulana ed eseguiti da una ditta privata, sono stati avviati senza alcuna prescrizione in ordine alla tutela della fauna selvatica.

Proprio in questo periodo, infatti, si raggiunge il picco della stagione riproduttiva degli animali selvatici, in particolare degli uccelli che costruiscono i nidi e depongono le uova. Uova che si schiudono, facendo nascere piccoli che avranno bisogno di settimane per poter crescere ed involarsi in sicurezza. In inverno gli animali sarebbero stati meno a rischio.

Eppure, la vita degli animali non è stata presa in considerazione e una enorme macchina operatrice è entrata in funzione triturando tutto ciò che ha incontrato lungo le rive del fiume Corno come testimoniato dai volontari che hanno recuperato sul terreno la zampa appartenuta a un colombaccio oltre a numerose uova distrutte assieme ai resti del nido dov'erano deposte.
Per questo abbiamo deciso di inviare una denuncia per uccisione di animali alla procura di Udine. La prosecuzione delle operazioni comporterebbe la distruzione di nidi e la conseguente uccisione di nidiacei, nonché arrecherebbe grave disturbo alla fauna nidificante compromettendone irreparabilmente la stagione riproduttiva, con gravi conseguenze e ripercussioni dannose anche sull'intero ecosistema, in contrasto con la vigente normativa regionale e con i principi fondamentali della Costituzione.Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici LAV

Abbiamo richiesto una punizione nei confronti di tutti coloro che risulteranno responsabili di queste morti e il sequestro urgente dell'area interessata dai lavori per scongiurare la reiterazione delle condotte di reato in danno agli animali e nidi presenti, almeno fino alla fine della stagione riproduttiva, quindi l'estate prossima.

Il coordinatore regionale della LAV, Guido Iemmi, aveva già inviato una diffida ai sindaci di Bertiolo, Codroipo e Coseano, alla Regione FVG, al Corpo Forestale Regionale e al Consorzio di bonifica pianura friulana, per bloccare i lavori di manutenzione sul torrente Corno.

Opere che prevedendo la distruzione della vegetazione riparia, stanno compromettendo irreparabilmente la stagione riproduttiva di alcune specie di uccelli, quali il merlo, il merlo acquaiolo, il germano reale, la gallinella d'acqua, la folaga, il martin pescatore, il colombaccio e una miriade di altri piccoli uccelli insettivoriGuido Iemmi - coordinatore regionale LAV FVG

Ci appelliamo quindi al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e alla Presidentessa del Consorzio di bonifica pianura friulana, affinché interrompano immediatamente questo massacro e provvedano a realizzare concretamente la tutela dell'ambiente - come esplicitato nel Codice etico del Consorzio stesso - evitando l'uccisione deliberata di animali protetti dalle norme nazionali e internazionali.

(nella foto il Coordinatore regionale FVG, Guido Iemmi).

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