E’ stato approvato il 30 giugno scorso, da tutti i gruppi politici componenti la 9ª Commissione agricoltura del Senato, lo schema di risoluzione sull’affare assegnato n.337 “sui danni causati all'agricoltura dall'eccessiva presenza della fauna selvatica”.
Dopo decine di audizioni che hanno coinvolto anche la LAV, il documento prodotto dalla Commissione sembra scritto sotto dettatura delle associazioni venatorie e agricole, una lunga disamina delle consuete accuse rivolte nei confronti di cinghiali, nutrie, cormorani, cervi, caprioli, lupi, ecc.
La Commissione traccia un quadro nel quale gli animali selvatici sono accusati del continuo aumento dei danni causati alle attività agricole, proponendo al Governo di modificare la Legge 157 del 1992 per dare ancora più spazio ai cacciatori, dimenticandosi che la situazione odierna è frutto del sistema venatorio, sul quale si continua a basare il fallimentare tentativo di riduzione dei danni attribuiti agli animali selvatici.
“Quello proposto dalla Commissione è un cambiamento normativo radicale tanto grave quanto miope, che vuole azzerare le poche tutele garantite agli animali selvatici – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici – ora l’impegno della LAV sarà concentrato in Aula del Senato per contrastare l’approvazione finale del documento, a tutela degli animali selvatici e a favore della ricerca di metodi incruenti per la convivenza.