Con le altre Associazioni chiediamo di smettere di temporeggiare: la revisione della legislazione europea è urgente e deve arrivare entro fine anno.
La Commissione europea ha promesso di pubblicare entro quest’anno una proposta di revisione della legislazione sul benessere degli animali, ormai datata e non allineata alle più recenti evidenze scientifiche anche della stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
È notizia
di questi giorni che alla Camera dei Deputati sono state depositate due
interrogazioni parlamentari a firma, rispettivamente, dei deputati Isabella De
Monte (IV) segretario della commissione Politiche dell’Unione europea, e
Alessandro Caramiello, capogruppo M5S in commissione Agricoltura, insieme al
vicepresidente della Camera Sergio Costa, che hanno chiesto al Governo, con
urgenza, aggiornamenti sullo stato della riforma.
In questa fase, in cui sembra essere tutto sospeso, queste interrogazioni rappresentano un’occasione importante per sollecitare le sedi europee e chiedere la pubblicazione della proposta
L’iter legislativo, infatti, è iniziato quest’anno ma, ad oggi, sembra che sia tutto fermo. Milioni di persone, le stesse che hanno firmato le numerose iniziative dei cittadini europei (ICE) - tra cui End The Cage Age e Fur Free Europe - temono che le proprie richieste restino inascoltate.
In particolare, per quanto riguarda End the Cage Age, la Commissione europea si era impegnata a presentare una proposta di legge per vietare l’uso di gabbie negli allevamenti a partire dal 2027.
Le associazioni ritengono quindi doveroso informare i cittadini sulle eventuali decisioni di accantonare o rinviare le proposte, così come lo stesso Parlamento, che ha chiarito in diverse risoluzioni la priorità della revisione della legislazione sul benessere degli animali.
La
presidente Ursula Von Der Leyen, nel recente dibattito sullo Stato dell’Unione
tenutosi in plenaria, ha espresso il suo impegno personale a portare avanti il
Green Deal, senza però menzionare in modo specifico la riforma promessa.
Eppure, dovrebbe essere una priorità di questa Commissione, poiché il tema della maggiore tutela degli animali allevati è un elemento imprescindibile della strategia Farm to Fork, adottata dalla stessa Commissione il 20 maggio 2020.
Numerose forze politiche parlano di crisi climatica, Green Deal, sostenibilità e di One Health, quell’approccio basato sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente. Ma per raggiungere questi obiettivi bisogna agire con più coraggio e determinazione a livello politico rispetto a quanto si è fatto finora. Non possiamo permetterci di temporeggiare ulteriormente e ci auguriamo una tempestiva risposta all’interrogazione da parte del Governo.
Le istituzioni europee, inoltre, sono chiamate a tenere nella dovuta considerazione le richieste chiare dei cittadini europei oltre che la preoccupazione dei consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti e alle condizioni degli animali allevati.
Nelle prossime settimane la Commissione europea annuncerà il suo programma di lavoro per il 2024 in dialogo con il Consiglio e il Parlamento.