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Treviso: gara di cani per stanare lepri, ricorriamo al TAR per bloccarla

Dopo ben tre diffide inviate alla Regione Veneto e rimaste senza risposta, ora come associazioni presentiamo ricorso al TAR di Venezia.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 19 marzo 2025

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Chiediamo l'annullamento d'urgenza della gara

Portano le date del 20 e 21 febbraio e del 12 marzo le tre circostanziate diffide che abbiamo inviato al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con le quali è stata intimata l’immediata cancellazione della gara di cani da seguita su lepri che il prossimo 29 e 30 marzo si dovrebbe svolgere in ben 24 comuni della Provincia di Treviso.

Le tre diffide riportano nel dettaglio le motivazioni di carattere ambientale e di tutela degli animali che impongono la revoca delle gare.

Questo periodo, infatti, è caratterizzato dal picco riproduttivo delle lepri che, nel caso in cui si svolgessero le gare, si troverebbero ad essere stanate da cani appositamente addestrati per farle correre a perdifiato, facendole finire sotto il fuoco dei cacciatori.

In occasione delle gare è vietato l’utilizzo delle armi, tuttavia i cani avranno un impatto devastante sui cuccioli di lepre e sulle madri allattanti che, in un periodo in cui hanno bisogno di pace e tranquillità per poter crescere i loro piccoli, si troveranno sotto attacco di mute di cani appositamente addestrati dai cacciatori.

Nonostante le diffide, da Zaia non è arrivata alcuna risposta positiva e ciò dimostra come al Presidente della Regione stia più a cuore la tutela degli interessi dei cacciatori piuttosto che la sofferenza e il terrore a cui saranno sottoposte le lepri e i loro piccoli.

Abbiamo dato la possibilità alla Regione Veneto di risolvere la questione in via bonaria, ma visto l’atteggiamento della Giunta, stiamo per depositare un ricorso al TAR di Venezia perché la gara venga annullata con urgenza, tanto più perché ora abbiamo a disposizione il parere di ISPRA fortemente negativo.LAV e LNDC

Pur non essendo obbligatorio per legge, come associazioni abbiamo  voluto comunque chiedere il parere di ISPRA, il massimo istituto nazionale sulla fauna selvatica, circa lo svolgimento della gara sulle lepri.

La risposta è stata netta: secondo ISPRA queste gare dovrebbero essere sospese fin dal 15 di febbraio per i gravi impatti che provocano non solo sulle lepri, ma anche su altre specie del territorio..

Questo elemento ha dato ancora più forza al nostro ricorso, perché dimostra i gravi impatti che la gara comporta sulla tutela degli equilibri ecologici Speriamo quindi di riuscire a fermare questa ennesima forma di arroganza del mondo venatorio, sostenuto da un’amministrazione regionale altrettanto insensibile alle conseguenze delle proprie scelte, anche quando contrarie ai principi di tutela dell’ambiente e degli animali e al volere della stragrande maggioranza dei cittadini, da sempre contrari alla caccia.LAV e LNDC

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venerdì 21 febbraio 2025

Treviso: autorizzata in 24 comuni gara di cani ‘da caccia’ per stanare le lepri

La Regione Veneto, tramite il direttore della Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria, Pietro Salvadori, ha autorizzato per l'8 e 9 marzo prossimi lo svolgimento d alcune "prove” per cani addestrati precisamente a stanare le lepri destinate ad essere uccise a fucilate dai cacciatori.

Le prove si svolgeranno in ben 24 comuni della Provincia di Treviso e, pur non consentendo l'uccisione delle lepri, avranno un impatto gravissimo sugli animali.

Da marzo a maggio si registra infatti il massimo picco della riproduzione della lepre, come dimostra uno studio pubblicato a dicembre scorso e al quale ha partecipato anche Federcaccia, che non è certamente conosciuta per preoccuparsi troppo della vita degli animali.

Quindi i cani, nella loro ricerca sfrenata delle lepri, si troverebbero di fronte le mamme allattanti in compagnia dei loro neonati, causando così sofferenze e morti.

Noi di LAV abbiamo inviato una diffida urgente al Presidente Zaia perché annulli queste prove assurde e crudeli che servono solo a causare ancora strazio e morte tra gli animali per colpa dei cacciatori anche a stagione di caccia chiusa. Si tratta inoltre di un' attività che a nostro avviso comporta anche un danno erariale, per il quale chiederemo conto a coloro che hanno firmato l'autorizzazione.

Ogni anno la Regione autorizza l'uccisione di migliaia di volpi al solo scopo di favorire la riproduzione delle lepri a tutto vantaggio del passatempo dei cacciatori, ma è evidente che con lo svolgimento di queste gare, molte di quelle lepri moriranno. Uno spreco di denaro pubblico e una carneficina per questi animali, che legalmente costituiscono un patrimonio indisponibile dello Stato. Gli unici a trarne vantaggio sono i cacciatori perché è evidente che con lo svolgimento di queste gare molte di quelle lepri moriranno.

Restiamo in attesa della risposta della Regione Veneto.

Se non riceveremo alcun segnale che garantisca l'annullamento delle prove nel giro di pochi giorni, provvederemo a denunciare per far pagare di tasca propria i responsabili, come già accaduto in Provincia di Bolzano, dove per l'autorizzazione all'uccisione di specie protette, il Presidente e il dirigente dell'ufficio caccia hanno dovuto mettere mano ai loro portafogli per pagare un danno erariale che ammontava a quasi un milione di euro.


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