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Treviso: autorizzata in 24 comuni gara di cani ‘da caccia’ per stanare le lepri

Abbiamo diffidato la Regione. La gara deve essere annullata perché mette a rischio la vita dei leprotti neonati e delle mamme allattanti.

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venerdì 21 febbraio 2025

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Animali selvatici

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Sofferenza, morte e spreco di denaro pubblico

La Regione Veneto, tramite il direttore della Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria, Pietro Salvadori, ha autorizzato per l'8 e 9 marzo prossimi lo svolgimento d alcune "prove” per cani addestrati precisamente a stanare le lepri destinate ad essere uccise a fucilate dai cacciatori.

Le prove si svolgeranno in ben 24 comuni della Provincia di Treviso e, pur non consentendo l'uccisione delle lepri, avranno un impatto gravissimo sugli animali.

Da marzo a maggio si registra infatti il massimo picco della riproduzione della lepre, come dimostra uno studio pubblicato a dicembre scorso e al quale ha partecipato anche Federcaccia, che non è certamente conosciuta per preoccuparsi troppo della vita degli animali.

Quindi i cani, nella loro ricerca sfrenata delle lepri, si troverebbero di fronte le mamme allattanti in compagnia dei loro neonati, causando così sofferenze e morti.

Noi di LAV abbiamo inviato una diffida urgente al Presidente Zaia perché annulli queste prove assurde e crudeli che servono solo a causare ancora strazio e morte tra gli animali per colpa dei cacciatori anche a stagione di caccia chiusa. Si tratta inoltre di un' attività che a nostro avviso comporta anche un danno erariale, per il quale chiederemo conto a coloro che hanno firmato l'autorizzazione.

Ogni anno la Regione autorizza l'uccisione di migliaia di volpi al solo scopo di favorire la riproduzione delle lepri a tutto vantaggio del passatempo dei cacciatori, ma è evidente che con lo svolgimento di queste gare, molte di quelle lepri moriranno. Uno spreco di denaro pubblico e una carneficina per questi animali, che legalmente costituiscono un patrimonio indisponibile dello Stato. Gli unici a trarne vantaggio sono i cacciatori perché è evidente che con lo svolgimento di queste gare molte di quelle lepri moriranno.

Restiamo in attesa della risposta della Regione Veneto.

Se non riceveremo alcun segnale che garantisca l'annullamento delle prove nel giro di pochi giorni, provvederemo a denunciare per far pagare di tasca propria i responsabili, come già accaduto in Provincia di Bolzano, dove per l'autorizzazione all'uccisione di specie protette, il Presidente e il dirigente dell'ufficio caccia hanno dovuto mettere mano ai loro portafogli per pagare un danno erariale che ammontava a quasi un milione di euro.