Da qualche giorno sembra che l’orso M49 si sia trasferito in provincia di Bolzano e il 20 agosto il Presidente Kompatscher ha firmato un’ordinanza che ne prevede la cattura o l’uccisione, in continuità con quanto già deciso dal collega trentino Fugatti.
I motivi che giustificherebbero la reclusione a vita, ma anche l’uccisione, dell’orso, sono contenuti nelle quattro righe che costituiscono la scarna relazione prodotta dall’ufficio caccia e pesca, della Provincia di Bolzano, e che riportano due casi in cui l’orso avrebbe danneggiato due apiari e un caso in cui avrebbe aperto un sacco delle immondizie.
Nessun comportamento aggressivo quindi, l’orso si è semplicemente alimentato attingendo alle fonti disponibili, come qualsiasi altro animale selvatico!
Una palese assurdità contro la quale si è subito levata la nostra protesta insieme a ENPA, LAC, LIPU, LNDC e WWF: abbiamo inviato una diffida urgente all’amministrazione provinciale, con la richiesta di ritiro immediato dell’ordinanza.
Uccidere illegalmente un orso, oltre a essere spregevole sul piano morale ed ecologico, rappresenterebbe inoltre un grave danno per lo Stato: per questo, nel caso in cui si realizzasse quanto previsto dall’ordinanza, siamo pronti a ricorrere alla Corte dei Conti per il danno causato all’erario, ma anche alla Procura della Repubblica di Bolzano per l’ingiusta uccisione.