Una tortura inaccettabile. Chiediamo con sempre più forza l’abolizione su tutto il territorio nazionale delle carrozze trainate da cavalli.
Un cavallo che trainava un calesse su cui sedevano due sposi si è accasciato sull’asfalto, stremato dal caldo. Camminava lungo corso Vittorio Emanuele, a Trani, cittadina pugliese in questi giorni diventata bollente come molte altre città d’Italia.
L’animale, in agonia, è rimasto steso sull’asfalto. Intorno a lui si è creato un capannello di gente e il traffico si è congestionato. Sul posto è giunto un medico veterinario, per valutare le condizioni di salute del cavallo, e gli agenti della Polizia locale per gestire la circolazione.
Accadono troppo spesso fatti simili: animali sfruttati, ancor più in condizioni climatiche estreme. Ribadiamo ancora una volta la nostra opposizione a qualsiasi utilizzo degli animali non umani e chiediamo di abolire le carrozze trainate dai cavalli su tutto il territorio nazionale
Tenere i cavalli al sole e sottoporli a un simile sforzo di trazione ad alte temperature è gravissimo e inaccettabile.
I cavalli sono animali omeotermi di grande mole - la temperatura del loro corpo, cioè, tende a rimanere stazionaria - e hanno più difficoltà a disperdere calore rispetto agli animali di mole inferiore, in ragione di un rapporto superficie cutanea/massa corporea più svantaggioso.
Il limite della zona termoneutra, in cui l'animale mantiene la propria temperatura corporea, corrisponde a un attivo processo di termolisi - processo di dispersione del calore, che nel cavallo può essere sintetizzato in tre stadi:
La morte di parecchi cavalli a causa delle alte temperature è un’evidenza che deve imporre parametri maggiormente cautelativi ed effettive misure di tutela, quantomeno finché questi anacronistici servizi di trasporto non verranno aboliti.
Foto Credit: Tranilive.it