Il Ministro dell'ambiente emani la lista negativa senza ritardi
Il 27 marzo 2023 si avvicina. È la data in cui il Ministro della Transizione Ecologica, Gilberto Pichetto Fratin, di concerto con i Ministri dell’Agricoltura, della Salute e dell’Interno, dovrà finalmente stabilire la “lista negativa”, ovvero quei criteri da applicare nell'individuazione delle specie che non si possono detenere, sia allevate che provenienti dall’ambiente naturale, in quanto considerate pericolose per la salute ed incolumità.
Dopo l’emanazione della “lista positiva”, si tratta di un secondo importantissimo provvedimento per gli animali esotici e selvatici, che coniugherà salute e sicurezza umana con un’effettiva tutela degli animali.
Noi continueremo a batterci perchè anche questo secondo passaggio normativo si realizzi davvero e si traduca in cambiamenti concreti per gli animali. A livello globale, il commercio e la detenzione di animali da compagnia coinvolgono almeno 13.000 specie e almeno 350 milioni di singoli animali non domestici o "selvatici" ogni anno. L'individuazione delle specie che non si possono detenere, sia allevate che provenienti dall’ambiente naturale, tradotta in lista negativa, rappresenta un importante passaggio per controllare anche le zoonosi legate agli animali esotici in cattività che hanno un ruolo sulle malattie emergenti a livello globale.
E non solo.
È notizia di qualche giorno fa del decesso a Napoli di un esemplare di Saguinus midas, Tamarino dalle mani gialle, appartenente alla famiglia dei Cebidi, già specie proibita. Questa scimmia insieme a tutta la sua famiglia proveniente dal nuovo mondo è considerata pericolosa e non può essere detenuta da privati già da Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 Aprile 1996. La “lista negativa” consentirà anche di contrastare simili fenomeni, vere e proprie manie e collezionismi di animali pericolosi per l’incolumità pubblica.
Chiediamo quindi al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin di emanare la lista negativa senza ritardi. Nelle prossime settimane LAV vi guiderà attraverso le motivazioni etiche, scientifiche e pratiche per cui la “lista negativa” deve vedere la luce.