La Corte di Appello di Milano ha confermato la sentenza a carico di tre persone, ritenute colpevoli di traffico cuccioli, condannate a una pena complessiva di 6 anni e 3 mesi di reclusione nell’ambito di un maxiprocesso per traffico cuccioli che, inizialmente vedeva otto imputati. Per due delle persone condannate potrebbero aprirsi le porte del carcere.
Si tratta di uno dei processi più importanti di questi ultimi anni, nato a seguito dell’operazione Maki dell’allora Corpo Forestale e della procura di Lodi, che nel 2014 aveva portato all’arresto di 2 commercianti di Melegnano con sede a Cascina Brera. Le approfondite indagini portarono alla luce un vero malaffare a danno di cuccioli introdotti nel nostro Paese.
LAV, che nel 2016 si era costituita parte civile, ha seguito anche questa fase di giudizio con l’avvocato Roberto Rota del foro di Lodi, da anni a fianco dell’Associazione in tanti procedimenti penali.
I cuccioli importati erano stati sottoposti a maltrattamenti e trasportati, in età inferiore a tre mesi, in autoveicoli non autorizzati ammassati scatole di cartone e scatole di plastica senza luce e aria.
Un ruolo di riferimento per l’associazione criminosa lo aveva svolto il medico veterinario, garantendo le procedure di “mascheramento” della reale provenienza dei cuccioli. Il medico veterinario, che nel corso dell’udienza preliminare del 5 maggio 2016 aveva patteggiato la pena di anni 1 e mesi 8, nell’ottobre 2017 è stato radiato dall’Albo dei Medici veterinari di Milano.
Ilaria Innocenti
Responsabile Area Animali familiari
(foto di repertorio © Ansa)