E’ iniziato oggi presso il Tribunale di Nola (Napoli) il processo a carico di R.T. commerciante di animali rinviato a giudizio per i reati di traffico illecito di animali da compagnia, ricettazione e violazione di sigilli. La LAV che aveva ricevuto la custodia giudiziaria dei cuccioli, è stata ammessa come parte civile. La prossima udienza è prevista per il 6 ottobre 2015.
I fatti risalgono al marzo 2012 quando gli agenti della Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Roccarainola intervennero in un capannone nei pressi di Nola (in località Camposano) e sequestrò 51 cuccioli di varie razze (schar pei, bull terrier, spitz, cavalier king charles, maltese, bouledogue francese, bulldog inglese, terranova, chow chow, pinscher, shih-tzu, labrador, barbone nano, carlino, jack russell). I cuccioli, secondo l’accusa erano stati introdotti nel territorio italiano privi di sistemi di identificazione, di certificazioni sanitarie e in età inferiore a quella prevista dalla normativa vigente. Alcuni passaporti contenevano correzioni, in altri la data di nascita era stata alterata o riportata in modo inesatto.
16 cuccioli morirono subito dopo il sequestro e i 35 sopravvissuti furono affidati in custodia giudiziaria alla LAV, che si fece carico delle cure necessarie, trovando per tutti i piccoli una famiglia accogliente e sicura che garantisse loro affetto e un’adeguata vita relazionale.
“Ci auguriamo che questo processo si concluda con una condanna e con il massimo della pena a carico dell’imputato dell’odioso reato di traffico illecito di animali da compagnia - commenta Ilaria Innocenti, responsabile settore Cani e Gatti LAV – soprattutto in considerazione dell'età prematura e del decesso di un così alto numero di piccoli”.
Ogni singolo cittadino e ogni Amministrazione locale può contrastare tali illegalità preferendo sempre le adozioni dai canili, gratuite e importantissime per contrastare la piaga dell'abbandono, e favorendo sempre la cultura del rispetto degli animali fin dall'età scolastica dei bambini: questi comportamenti oltre ad essere un efficace deterrente per chi illecitamente traffica in cani o gatti, sono una testimonianza di civile convivenza e di rispetto verso ogni specie vivente.
Barbara Paladini