Durante la prima udienza svoltasi ieri presso il Tribunale di Busto Arsizio, ci siamo costituiti parte civile nel processo a carico di due cittadini slovacchi M.B, legale rappresentante della “Aquaimpex spol s.r.o.” società che commercializza cani con sede nella Repubblica Slovacca, e C.M. dipendente della citata società.
I due dovranno rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali, di traffico illecito di animali da compagnia, reato introdotto dalla legge 201/2010, e dell’accusa di falso.
I fatti risalgono al maggio 2011, quando 32 cuccioli di cane di varie razze, destinati alla vendita, erano stati introdotti in Italia dalla Slovacchia, privi di idonei sistemi per l’identificazione individuale e di idonee certificazioni sanitarie e accompagnati da passaporti individuali falsi, per ciò che concerne la data di nascita.
I cuccioli, svezzati prematuramente e di età inferiore a quella prevista dalla legge, viaggiavano a bordo di un veicolo Mercedes sprovvisto di adeguato sistema di aerazione (così da rendere elevata la temperatura interna), senza fonti di luce e né prese d’aria ed erano stati posti all’interno di gabbie sovraffollate e piccole o comunque inidonee.
“Questo è un caso emblematico, non solo poiché presenta tutti gli elementi caratteristici delle introduzioni illegali: cuccioli strappati precocemente dalla madre, assenza di microchip e certificazione sanitaria, condizioni di trasporto inadeguate, ma anche perché coinvolge una grossa ditta di esportazione di cuccioli. – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile del Settore Cani e Gatti LAV e continua – Ci auguriamo una pena esemplare, tanto più che non si tratta di commercianti occasionali e poco organizzati, ma di una società di vendita, e che quindi ben conosce la normativa che regola le movimentazioni di animali all’interno dell’Unione Europea e del nostro Paese”.
Ringraziamo gli Avvocati Simona Aspesi e Jacopo Maria Guzzetti del Foro di Busto Arsizio per l’assistenza legale.
Foto: Alessia Cerqua