Ci uniamo al coro di protesta di associazioni animaliste internazionali, personaggi famosi spagnoli e cittadini di molti altri Paesi, contro la manifestazione chiamata “Toro de la Vega”, evento di crudeltà inaudita che si tiene ogni anno in Spagna a Tordesillas, nella provincia del Valladolid, per la ricorrenza cattolica della natività di Maria, il 15 di settembre.
Durante questa “festa”, ammantata di religiosità e protetta dalle leggi in quanto “tradizione”, un toro, scelto per essere torturato - questa volta non con la corrida - viene fatto spostare per un percorso prestabilito nella città, mentre viene infilzato e terrorizzato da centinaia di persone, uomini e donne, di solito fino alla sua morte, tra atroci sofferenze.
A questa “festa” partecipano come spettatori anche molti bambini: la visione di questi spettacoli di crudeltà ha, soprattutto sui più piccoli, un impatto diseducativo, esempio di sadismo e di sopraffazione verso i più deboli, animali umani e non.
Nonostante la viva protesta animalista, anche quest’anno questo spettacolo di tortura si terrà come previsto, anche perchè l’evento richiama un pubblico entusiasta di almeno 30.000 persone, rappresentando una risorsa economica per il turismo.
Chiediamo a tutti di sostenere a distanza la campagna per dire basta alla “festa” del “Toro de la Vega”, firmando la petizione sul sito di www.pacma.es,facendola conoscere agli amici e tramite i propri canali sui social. Sono state vinte tante battaglie contro la crudeltà sugli animali, tutti insieme possiamo vincere anche questa.