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Topi obesi e cavie umane, ora basta!

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Ultimo aggiornamento

martedì 14 maggio 2013

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Di tante assurdità che si leggono sull’uso del modello animale per l’uomo, le investigazioni per combattere l’obesità sono, davvero, tra le più palesemente fantasiose.

Protagonista dell’ennesima truce favola, uno studio effettuato presso  l'Università belga di Lovanio: ad alcuni topi alimentati artificialmente in modo da diventare in forte sovrappeso, è stato in seguito  somministrato un cocktail di batteri per studiare le modificazioni metaboliche, evidenziando una perdita di massa grassa.
L’apparato digerente è molto complesso e comanda/riceve numerosi stimoli da altri organi, creando segnali a cascata per il sistema immunitario, ormonale e circolatorio. Nei topi è radicalmente diverso da quello umano: fatto evidente se si considera l’habitat in cui vivono e i cibi di cui si alimentano. Al di là dunque delle ovvie implicazioni morali nei confronti di animali che vengono rinchiusi in gabbia e trattati come oggetti da smontare, dal punto di vista scientifico è profondamente sbagliato studiare il nostro secondo cervello (l’intestino) sperimentando su altre specie.
Sono decenni che si testa su topi e ratti obesi (anche nel nostro Paese!) per trovare la cura miracolosa che faccia perdere peso senza fatica, ma ovviamente non è successo, anzi il numero di obesi è in tragico aumento e sarebbe più utile e corretto fare informazione e prevenzione sottolineando anche i più importanti fattori di rischio e cura, soprattutto nell’età scolastica.
Come se non bastasse, il fenomeno vivisezione si allarga al concetto  trasversale di cavia: assistiamo parallelamente a notizie scioccanti, riportate sul quotidiano “Der Spiegel”, che smascherano cinquanta aziende farmaceutiche coinvolte in sperimentazioni umane nell’ex Germania dell’Est. 
Le multinazionali farmaceutiche avrebbero effettuato oltre 600 sperimentazioni di farmaci anche su malati, neonati prematuri e alcolisti, con gravi effetti avversi come morte o malattie.
L’antivivisezionismo è un movimento che chiede il diritto alla vita e difende sia uomini che animali.

*Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione