Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che il trasporto di animali vivi è totalmente incompatibile con la loro tutela.
Un camion carico di polli si è ribaltato in autostrada lungo la E45, nel tratto ravennate, in circostanze ancora da chiarire. Le gabbie che contenevano gli animali si sono aperte facendo uscire decine di animali feriti che vagavano sulla carreggiata.
Gli animali sopravvissuti all’impatto sono stati recuperati e, con ogni probabilità, saranno portati al macello. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che il trasporto di animali vivi è totalmente incompatibile con la loro tutela.
Animali di poche settimane, stipati su camion a più piani e trasportati in condizioni terribili, di precaria sicurezza e igiene.
In casi di drammatici incidenti come questo, nei quali gli animali, già sofferenti per le condizioni di allevamento, per il trasporto, muoiono sulla strada o vengono recuperati spaesati nel tentativo di fuga, le loro condizioni di salute sembrano non destare alcuna preoccupazione, come se questi esseri senzienti non patissero dolore e sofferenza alcuna. L’urgenza nel caso di specie è liberare in fretta la carreggiata per ripristinare il normale scorrimento del traffico.
Ma i polli sono esseri senzienti, vittime di un sistema alimentare crudele e ormai al collasso, che ammala gli animali allevati, per il modo in cui li costringe a vivere e a morire, quando, a causa di quello stesso sistema produttivo divengono un pericolo per l'economia del comparto.
È bene, infatti, ricordare che, nonostante il carattere emergenziale dell’influenza aviaria, gli avicoli continuano ad essere allevati e trasportati in grandi numeri, alte densità e pessime condizioni. 54 il numero degli allevamenti colpiti nel Nord Italia da ottobre 2024 ed è di oggi la notizia che 800mila galline sono state uccise in un allevamento intensivo a Vigasio, in provincia di Verona, perché positive all’aviaria.
Il trasporto di animali vivi è crudele e inquinante. L’unica soluzione per risparmiare questa ulteriore sofferenza agli animali sfruttati è abolire il trasporto di animali vivi, e trasportare solo carni e derivati animali.
Una scelta del genere dovrebbe essere considerata come obbligata, in primis per un discorso etico di risparmio di ulteriore sofferenza agli animali, e poi anche alla luce delle malattie virali tra animali allevati, che preoccupano gli interessi del comparto zootecnico al punto da uccidere gli animali in via preventiva sulla base del dubbio possano aver contratto un virus.
Oggi si è riunito a Strasburgo l’intergruppo sul benessere animale, per discutere la proposta della normativa a tutela degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate. Oggi, come sempre, continueremo a chiedere alle istituzioni europee di garantire vera protezione agli animali allevati.
Nel frattempo di ottenere maggiori tutele per gli animali allevati, ciascuno di noi può già decidere di non contribuire a tutto questo smettendo di mangiare carne e altri prodotti dello sfruttamento.
Photo Credit: ilrestodelcarlino.it