Presentiamo denuncia contro ignoti e chiediamo controllo telecamere di servizio della zona ma chi sa parli.
Nessun vile attacco macchiato del sangue di un povero animale ci farà arretrare di un millimetro nella battaglia di civiltà che conduciamo da tanti anni anche in Trentino.
Durissime le parole di Simone Stefani, vicepresidente nazionale LAV e responsabile LAV Trento, che questa mattina ha trovato una testa di animale posizionata davanti la sede provinciale dell’associazione.
Abbiamo già sporto denuncia alle Forze di Polizia, chiesto l’attivazione del Commissario di Governo per il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e la testa di animale è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico per i rilievi.
A seguito delle nostre battaglie legali e della grande manifestazione a Trento del 16 settembre scorso contro la caccia questo è un chiaro attacco alle nostre attività che ogni giorno non solo in Trentino, ma in tutta Italia, portano in salvo vite strappate alle mani dei loro aguzzini, in applicazione delle normative nazionali e dell’articolo 9 della nostra Costituzione che chiedono con chiarezza rispetto e tutele per gli animali. E’ evidente come le nostre battaglie a tutela degli orsi, dei lupi e degli altri animali abbiano disturbato individui che fanno dello sfruttamento e della violenza sugli animali una metodologia anche di profitto e che non vogliono arrendersi all’evoluzione della sensibilità e delle normative a tutela degli animali. Questo vile gesto ci dimostra ancora una volta come la nostra strada sia quella giusta: chi uccide un animale e usa la sua testa per mandare un messaggio di chiara ispirazione mafiosa, non potrà mai stare dalla parte giusta della storia.
Chiediamo il controllo delle telecamere di servizio della zona della nostra sede per individuare gli esecutori materiali, chi sa parli e auspichiamo una condanna immediata da parte delle Istituzioni: minacce e ritorsioni non devono mai cadere nell’ombra e nell’omertà