Alcuni rappresentati italiani della ricerca condotta su animali, si sono rivolti al Ministro Grillo per chiedere "una moratoria nell'applicazione del decreto per la determinazione delle tariffe spettanti al Ministero della Salute, fino a che non siano stati identificati percorsi amministrativo-contabili che assicurino di non incorrere in errori sanzionabili nell'ottemperare il pagamento delle tariffe determinate per il rilascio delle autorizzazioni”. Tale appello nasce dal decreto recentemente pubblicato in G.U. sulla determinazione delle tariffe spettanti al Ministero della Salute, ai fini del rilascio delle autorizzazioni relative alla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici.
Leggendo l’appello si potrebbe pensare che il Ministero abbia voluto vessare chi fa ricerca su animali, ma in realtà vengono richiesti pochi spiccioli, circa 1000 euro per una pratica di autorizzazione per lo stabilimento utilizzatore, 600 euro per il rinnovo e dalle 300 alle 150 euro per le modifiche di un progetto. Incredibile che si sia arrivati a scrivere al Ministro quando strutture che si possono permettere di acquistare e utilizzare animali pubblicando e ricevendo fondi che smuovono interessi milionari, lamentino il pagamento di cifre che deve affrontare praticamente anche il singolo cittadino per fare un passaporto!
I protocolli da esaminare sono moltissimi, visti i quasi 600.000 animali utilizzati e uccisi ogni anno, e le cifre richieste sono davvero minime se si pensa a ciò che deve/dovrebbe processare un ente autorizzatore. Una mossa politica che vede rivoltarsi il mondo di chi specula sugli animali lamentando un finto ostruzionismo del decreto.
Un’iniziativa che porta la firma di chi ha interessi diretti nel difendere l’uso degli animali nel nostro Paese: Alessandro Mugelli per la Società italiana di farmacologia (Sif), Corrado L. Galli, per la Società italiana di tossicologia (Sitox) Gianluigi Mancardi per la Società italiana di neurologia (Sin), Micaela Morelli per la Società italiana di neuroscienze (Sins), Corrado Poggesi per la Società italiana di fisiologia (Sif), Angela Santoni per la Società italiana di immunologia clinica e allergologia( Siica) e Silvio Garattini per l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano.
Lascia basiti e amareggiati come, invece di rivolgersi e agevolare lo sviluppo dei modelli alternativi, come richiesto in maniera cristallina dalle leggi nazionali e internazionali, in Italia assistiamo al processo inverso; non solo si continua a fare sperimentazione su animali, ma addirittura la si difende pubblicamente facendo pressioni sul mondo politico.
Forse sono troppo abituati a lavorare dietro un muro imperturbabile, e a sottoporre gli animali a ogni genere di esperimento...
Michela Kuan
Biologa, responsabile LAV Ricerca senza animali