Dopo 25 anni di battaglia animalista, l’11 marzo 2013 entrava in vigore l’ultimo step della direttiva che regolamenta la messa in commercio dei cosmetici, che vietava non solo di testare le materie prime e il prodotto finito, ma anche di importare da Paesi extra-UE ingredienti sperimentati su cavie. Un risultato importante per la vita degli animali e la tutela della salute dei cittadini, che usano tutti i giorni creme, bagnoschiuma e altri prodotti cosmetici.
La norma, però, ammette molte interpretazioni, e capita spesso che i cosmetici commercializzati sul territorio UE, contengano ingredienti che sono stati oggetto di lunghe e dolorose sperimentazioni su animali.
Per questo le coalizioni internazionali per la loro protezione, si sono unite per chiedere alle autorità dell'Unione Europea di garantire che i prodotti cosmetici immessi sul mercato europeo sia realizzati rispettando il divieto di test su animali, utilizzando solo metodi di ricerca sostitutivi.
L’appello di oggi segue la lettera aperta inviata a dicembre alla Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, firmata da 463 aziende di cosmetici cruelty-free, e sottoscritta dalle più importanti organizzazioni per la protezione degli animali: Una richiesta che ribadiamo tutti insieme: Cruelty Free Europe, Eurogroup for Animals, People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), European Coalition to End Animal Experiments (ECEAE), Humane Society International Europe.