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Coesistenza con gli animali selvatici: una tavola rotonda con esperti da tutto il mondo

La convivenza fra umani e grandi carnivori non può realizzarsi con le uccisioni, importanti sono le azioni di prevenzione dei possibili conflitti.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 23 ottobre 2024

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"Orsi e lupi e non solo, oltre alla prevenzione, la vera sfida della convivenza"

Si è svolta oggi a Roma presso la prestigiosa sede dell'Istituto Dante Alighieri a Palazzo Firenze a Roma la tavola rotonda organizzata da noi di LAV dal titolo “La cultura della coesistenza. Orsi e lupi e non solo, oltre alla prevenzione, la vera sfida della convivenza”.

La convivenza fra umani e grandi carnivori non può realizzarsi con le uccisioni, importanti sono le azioni di prevenzione dei possibili conflitti ma per risultati efficaci e duraturi è necessario intervenire nel tessuto sociale per favorire l'inclusione delle specie selvatiche nella cultura di montagne, campagne e città. Ecco perché LAV ha deciso di organizzare questo evento coinvolgendo studiosi ed esperti da tutto il mondo.

Tra gli interventi Valeria Salvatori, Biologa della conservazione, segretario generale dell'Istituto di Ecologia Applicata, Elena Mancini, Coordinatore del Comitato etico dell'Istituto di Bioetica per la Veterinaria e l'Agroalimentare, Filippo Marino, Ricercatore presso Università di Leeds, Veronica Nanni, Dottoranda del Programma Nazionale su Cambiamenti Climatici e Sostenibilità, Adrian Treves, Professore di studi ambientali presso l'Università del Wisconsin-Madison, Gianfranco Mormino, Professore di Filosofia morale all'Università Statale di Milano. Ha aperto i lavori Massimo Vitturi responsabile area animali selvatici di LAV e ha concluso Gianluca Felicetti, Presidente LAV.

Qui il programma dell'evento

Per poter garantire che le specie ritornate sui territori da dove erano scomparse siano accettate e diventino parte integrante del panorama ecosistemico locale, è fondamentale che la struttura sociale umana si adatti di conseguenza, per includerle anche nel proprio orizzonte culturale, orientandolo a una convivenza pacifica con tutte le specie selvatiche, anche quelle che quel territorio lo occupano da sempre, senza soluzione di continuità.

“L'esperienza sul territorio ci sta dimostrando che i cassonetti antiorso e le recinzioni elettrificate, per quanto utili ed imprescindibili, non sono sufficienti. Abbiamo la necessità di fare un salto evolutivo prima di tutti noi umani, dobbiamo ampliare il nostro cerchio di considerazione etica includendovi gli animali selvatici, dobbiamo smettere di utilizzarli come fossero delle pedine nelle nostre mani, un elemento utile solo ed esclusivamente in funzione della nostra sopravvivenza su questo PianetaMassimo Vitturi - Responsabile animali selvatici

E Gianluca Felicetti, Presidente LAV, nelle sue conclusioni ha lanciato una sfida a politica e istituzioni: "La politica sia finalmente responsabile nel riunire competenze e decidere su basi etiche e scientifiche, non con il fucile!"