Con sentenza pubblicata in data odierna, il TAR di Trento ha annullato le Linee guida provinciali per la gestione degli orsi, nella parte in cui prevedono la possibilità di uccidere gli animali considerati problematici aggirando le norme nazionali ed europee, senza neppure richiedere il parere di ISPRA e a fronte di una semplice ordinanza adottata anche da un Sindaco.
"Siamo molto felici di questo risultato ottenuto dal WWF, che spiana la strada anche al nostro ricorso – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici – con il quale abbiamo contestato anche la grave mancanza dei metodi di prevenzione ai possibili incidenti".
La Provincia di Trento, dimostra ancora una volta la sua totale inadeguatezza nel costruire un percorso di convivenza pacifica con gli orsi. Solo la prevenzione può garantire la sicurezza delle persone e degli orsi, i metodi sbrigativi e cruenti proposti con le linee guida provinciali sono solo crudeli e inutili, oltre che illegittimi come dimostrato dal TAR.
Oggi la sentenza del Tar conferma pienamente quanto sostenuto da LAV in giudizio e lo fa citando anche le scorse vittorie giudiziarie, per la vita dell’orsa JJ4, e come, su impugnativa LAV l’ordinanza che ne disponeva l’uccisione era sospesa in via urgente perché illegittima, dimostrando cioè che non è possibile autorizzare automaticamente l’uccisione di un orso ogni qual volta vi è un incidente, ma servono valutazioni approfondite.
Ora attendiamo fiduciosi l’esito del nostro ricorso nel quale abbiamo posto in risalto l’importanza di investire sulla prevenzione, unico percorso possibile per garantire la convivenza pacifica sul territorio fra gli orsi e l’uomo.