Hanno tagliato la coda e le orecchie a dodici cuccioli di cani Dobermann, dopo averli trasportati in condizioni incompatibili con la loro natura, all’interno di un furgone, rinchiusi in gabbie e trasportini di dimensioni ridotte, privi di acqua e di cibo, lasciati nei propri escrementi.
Per questo un uomo e una donna dovranno rispondere dei reati di maltrattamento e di detenzione incompatibile con le caratteristiche etologiche degli animali,nel processo iniziato presso il Tribunale di Verona: noi ci siamo costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Emanuela Pasetto, da anni al fianco dell’associazione in tanti procedimenti penali.
Il taglio della coda e delle orecchie, oltre a essere una pratica illegale, provoca seri danni all’animale, perché coda e orecchie sono fondamentali per la comunicazione del cane e per la sua socializzazione: lo conferma il parere emesso dal Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia - Romagna, secondo il quale "la rimozione della coda priva il cane di mezzi importanti di espressione delle relative intenzioni ed emozioni e può condurre a malintesi sia con l’uomo che con altri cani e il dolore e l’afflizione causati dall’amputazione della coda possono anche compromettere il processo di socializzazione nei cuccioli”.
Oltre a ciò, gli animali rischiano anche conseguenze sulla loro salute: il taglio danneggia la pelle, la cartilagine e i vasi sanguigni dell’animale.Per questo auspichiamo una severa condana a carico dei responsabili.