Home | Notizie | Continuiamo a sostenere White Rock Shelter per salvare gli animali selvatici in Ucraina

Continuiamo a sostenere White Rock Shelter per salvare gli animali selvatici in Ucraina

La loro determinazione nel rimanere a fianco degli animali, nonostante le avversità della guerra, ci spinge a continuare a sostenerli con diversi progetti.

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

martedì 16 maggio 2023

Topic


Emergenza

Condividi

Il White Rock Shelter è una realtà appassionata e coraggiosa: il nostro sostegno lo renderà sempre più forte

Per il conflitto in Ucraina non ci sono segnali di conclusione e anche gli animali continuano a soffrire.

Dal 24 febbraio dello scorso anno LAV non si è mai fermata: abbiamo cercato di sostenere, curare e salvare quanti più animali possibile in situazione bellica. La nostra Unità di Emergenza si occupa anche di animali selvatici e in questo ambito sosteniamo il White Rock Shelter (WRS) di Kiev, santuario per orsi e lupi vittime di sfruttamento o maltrattamento, che ora accoglie anche altri animali senza casa a causa del conflitto.

LAV ha stanziato un fondo per garantire circa un anno di mantenimento degli animali - compresi spese veterinarie e farmaci - e donato un edificio mobile per la produzione di energia elettrica, necessario considerati i numerosi black out che complicano le attività giornaliere con gli animali.

Il coraggio e la determinazione dagli attivisti del White Rock Shelter in un circostanza così pericolosa e nuova come la guerra sono stati immensi, tanto da farci decidere di sostenerli anche per tutto il 2023. 

Saremo quindi al loro fianco con diversi progetti, per incrementare le loro capacità di accogliere sempre più animali in difficoltà e di migliorare le condizioni di vita di quelli presenti.  

Nel corso dell’anno doneremo al WRS un furgone adatto a evacuare tutti gli animali. Già nel 2022, infatti, all’aumentare della pericolosità della zona, i fondatori del rifugio hanno dovuto decidere di portare tutti gli ospiti del rifugio in luoghi più sicuri. Senza un mezzo adeguato, il trasferimento si è rivelato un’operazione assai complicata e rischiosa. II furgone per trasporto animali renderà lo spostamento – anche per visite veterinarie – molto più facile. E lo stesso accadrà per l’acquisto e il trasporto del cibo.

E non è tutto, la nostra Associazione provvederà anche a dotare il rifugio di una struttura per conservare il cibo fresco, fondamentale per animali come orsi e lupi che spesso giungono con grossi problemi di salute. Provviste e scorte sono basilari per momenti in cui non è un sicuro muoversi per procurare il necessario ad animali non comuni, come gli orsi e i lupi. Come spesso accade, l’assistenza di LAV non si limita alla fornitura di strumenti e di supporto economico ma si concretizzerà anche nel garantire la presenza di un nuovo keeper e tanta formazione per gli operatori.

Il White Rock Shelter è una realtà appassionata e coraggiosa, siamo certi che il nostro sostegno lo renderà sempre più forte e organizzato per accogliere animali maltrattati e sfruttati, ridare loro la dignità dopo un passato terribile e garantire a tutti un futuro il più sereno possibile .

Aiuta gli animali del Rifugio White Rock

Il nostro sostegno è indispensabile per mandare aiuti urgenti agli operatori del centro che da troppo tempo ormai si stanno occupando da soli degli animali nel rifugio: quanto possiamo fare per Myhasyk, Chada e per gli altri animali dipende solo da te.

AIUTA IL RIFUGIO WHITE ROCK

Ripercorri la storyline

venerdì 03 marzo 2023

Dopo un anno di guerra l'emergenza non accenna a finire

L’Unità di Emergenza LAV si è impegnata fin da subito per soccorrere gli animali vittime della guerra in Ucraina. LAV ha assistito tantissimi cani e gatti in fuga dal paese con le loro famiglie, ma anche molti di quelli che, costretti a rimanere, fortunatamente vengono accuditi dai volontari locali.

Tra le vittime di questa situazione rimaste in patria, LAV non si è dimenticata degli animali selvatici. entrando in contatto e in seguito offrendo supporto a un rifugio locale, il White Rock Shelter di Kiev.
Il White Rock Shelter è un santuario per orsi e lupi che si dedica alla riabilitazione di animali selvatici vittime di sfruttamento o maltrattamento. La sua storia di resistenza e coraggio, nonché di estrema dedizione verso gli animali, ci ha convinto a sostenerli e finanziarli.

Sono tante le storie che ci hanno colpito, come per esempio quella di Myhasyk, un orso acquistato da cucciolo e utilizzato come attrazione per i clienti di un ristorante. Una volta cresciuto il povero orso è stato rinchiuso in una gabbia piccolissima, vivendo in condizioni di totale privazione, arrivando a rifiutare addirittura il cibo per l’estremo stress e tristezza in cui è vissuto per anni. Ora vive sereno allo Shelter, nonostante le condizioni precarie dettate dal conflitto.

A febbraio del 2021, l’area del santuario fu pesantemente bombardata dai Russi, nel tentativo di distruggere l’aeroporto di Kiev. Con l’introduzione della legge marziale, i keeper che si prendevano cura degli animali presenti nel rifugio non avrebbero più potuto recarsi lì per accudirli. Per questo decisero di chiudersi all’interno della struttura insieme ai loro animali.

Per i successivi 9 giorni, i keeper continuarono a lavorare senza energia elettrica, aiutando anche altri santuari nell’evacuazione dei loro animali - grandi e medi felini, scimmie – pur sapendo che le milizie russe si trovavano a meno di 700 metri dal loro rifugio.

Con il graduale avvicinamento dei mezzi militari russi, i keeper hanno dovuto evacuare gli animali del rifugio, ricollocandone 3 permanentemente in alcuni paesi europei e 4 temporaneamente in Ucraina, presso un santuario a circa 1000km di distanza. Gli animali hanno sofferto molto per le condizioni precarie del viaggio e riscontrarono in seguito moltissimi problemi medici di media e grave entità - infezioni, reazioni all’anestesia - per i quali sono state necessarie cure molto costose e interventi chirurgici.

Ma il White Rock Shelter non si è arreso. Una volta liberato l’Oblast di Kiev a giugno, i keeper del santuario hanno recuperato i 4 orsi rimasti in Ucraina per accoglierli nuovamente al rifugio e poterli continuare a curare. Ad agosto, nonostante le ingenti spese affrontate e l’attuale mancanza totale di donazioni, hanno preso con loro anche una lupa, proveniente da una collezione privata e abbandonata a seguito del conflitto.

Questa determinazione nel rimanere al fianco degli animali ci ha colpito incredibilmente e per questo abbiamo deciso che avremmo dovuto di aiutare subito il White Rock Shelter. L’esigenza più importante a cui abbiamo deciso di far fronte è stata garantire loro un adeguato approvvigionamento di cibo e farmaci per gli orsi e la lupa e per questo abbiamo inviato un sostegno economico sufficiente per coprire queste spese almeno per un anno.

Inoltre, la mancanza di elettricità, l’assenza di un luogo abitativo per i keepers e di un posto adeguato alla preparazione del cibo per gli animali, rendevano necessario anche l’acquisto di un edificio mobile, che abbiamo deciso di finanziare.

Stiamo infine valutando di offrirgli un nuovo genere di sostegno, di più lungo respiro, che consenta al White Rock Shelter di riprendere le loro attività, di rafforzare e migliorare il loro rifugio, in attesa che la guerra finisca e ci sia l’opportunità di ricostruire una vita diversa e più serena.


CHIUDI