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Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare. Una favola d'integrazione, sulla disabilità e il diverso

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Ultimo aggiornamento

giovedì 18 ottobre 2018

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Le avventure di Milo, il gattino disabile protagonista della rubrica animalista su Corriere.it di Costanza Rizzacasa d’Orsogna - che con la LAV ha un legame speciale -, sono diventate un libro. Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare (Guanda), una favola d’integrazione per tutte le età, sulla disabilità e il diverso.

Milo è un trovatello tutto nero, che a causa di una sindrome del sistema nervoso cammina a zig zag e non sa saltare. Ma il libro è anche l’occasione per sviluppare alcuni temi animalisti cari all’autrice, come l’ingiusta divisione tra animali di serie A e di serie B, i primi che stra-coccoliamo e gli altri che mangiamo; i mali della selezione della razza e della corsa ad acquistare animali “griffati”, anziché dare una chance a un cane o un gatto dei rifugi; il pregiudizio verso i gatti neri, che oggi passa per Instagram ed è causa di tanti abbandoni.

Tanti temi importanti per una piccola favola su un micio che cade mille volte al giorno, ma non si arrende mai.