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Storia di Buddy: terza bertuccia salvata grazie al progetto Born To Be Wild

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 10 aprile 2019

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Buddy è la terza bertuccia che abbiamo salvato in pochi mesi, grazie al progetto internazionale Born To Be Wild, nato per preservare gli habitat di questi animali nei Paesi d’origine e contrastarne i traffici verso l’Europa.

Quando è stato trovato dai Carabinieri Forestali del nucleo CITES, che hanno condotto le indagini e portato a termine le operazioni di sequestro e confisca, Buddy era detenuto da un privato, all’interno di una piccola gabbia, in appartamento. Il passato di Buddy non è del tutto chiaro, si ipotizza che abbia intorno ai 6 anni, trascorsi quasi totalmente in cattività. È stato importato illegalmente in Italia dietro commissione, per essere venduto a privati, ai quali è stato successivamente sequestrato. Dopo la scoperta, che ha dato il via a un procedimento giudiziario per traffico illecito attualmente in corso, la bertuccia è stata sequestrata e trasferita temporaneamente presso una struttura all’interno del parco di Villa D’Orleans, a Palermo, dove è rimasta per circa 4 anni. 

Per Buddy inizia ora una nuova vita!

Al momento si trova nell’area di quarantena del Centro di Recupero CRASE di Semproniano, in Toscana, dove, al termine di un periodo di vigilanza sanitaria e di controlli medico veterinari inizierà il percorso per essere inserito in una costituenda “famiglia” di primati, uno degli obiettivi del Progetto Born To Be Wild. Come Rocket e Lucy prima di lui, anche Buddy potrà finalmente vivere in semilibertà, godere di ampi spazi e iniziare la socializzazione con i suoi simili.

Ringraziamo i Carabinieri e le istituzioni che hanno reso possibile questa nuova operazione di salvataggio di una bertuccia confiscata, e le associazioni AAP e IFAW, sue partners nel progetto internazionale Born To Be Wild.