Nell’ambito della campagna #StopEUMeatAds, LAV insieme ad altre 50 ONG, firma una lettera per la Commissione Europea in cui si chiede di prendere in considerazione gli effetti negativi della produzione e del consumo di carne e latticini su clima, biodiversità e salute pubblica, e di rivedere la politica di promozione agricola dell'UE secondo stabiliti dalla strategia Farm to Fork e nel piano europeo Beating Cancer.
Le associazioni chiedono che, durante la revisione dei risultati della consultazione pubblica a cui anche LAV ha partecipato, la Commissione tenga conto di come sia suo dovere sostenere l'interesse pubblico e quindi promuovere gli alimenti che portano a stili di vita sostenibili. L’istituzione europea deve favorire cambiamenti sistemici che inducano i consumatori a effettuare scelte alimentari consapevoli e può farlo solo se decide di fermare i fondi per la promozione di carne e di latticini e sceglie di spostare il sostegno economico e la pubblicità verso gli alimenti 100%vegetali.
Un simile spostamento si raggiungerà solo se il settore produttivo plant based riceverà aiuti sufficienti a coltivare e a generare alternative che possano adeguatamente imitare la consistenza, il gusto e il prezzo della carne convenzionale e dei prodotti caseari.
In sostanza, la lettera chiede alla Commissione di chiudere il rubinetto dei finanziamenti ad attività palesemente insostenibili, come la produzione di carne e latticini, e di rafforzare con politiche di sostegno la produzione di alimenti vegetali anche con la riconversione e riqualificazione dei segmenti produttivi dannosi per l’ambiente, per la salute e per gli animali.