Ogni anno tra i 63 e i 273 milioni di squali vengono uccisi in tutto il Mondo (IUCN Shark Specialist): un dato fortemente sottostimato, perché non tiene conto dell’elevato numero di casi di pesca, e uccisioni, illegali, non denunciati. Gli squali vengono cacciati principalmente per le pinne, ingrediente fondamentale di alcuni piatti ritenuti “prelibati” nei menu di molti Paesi, soprattutto nella regione asiatica.
Il 31 gennaio si è conclusa la raccolta di firme finalizzata a sostenere l'iniziativa dei Cittadini Europei #StopFinningEU: grazie a chi ha partecipato, oggi abbiamo la possibilità di fermare questa crudeltà!
L'Iniziativa ha raccolto oltre 1 MILIONE e 200 MILA firme, che ora dovranno essere verificate e validate per il successo dell'Iniziativa. In particolare, l'Italia è stata tra i partecipanti più attivi, con oltre 70.688 voti, il 128,94% della soglia minima richiesta al nostro Paese!
Per prelevare le pinne di usa il “finning”, un metodo estremamente crudele, che consiste nel taglio delle pinne dell’animale, spesso quando questo è ancora vivo, abbandonando poi il corpo dell’animale, ritenuto non redditizio, in mare.
Senza pinne gli squali affondano sul fondo del mare dove soffocano, muoiono dissanguati o vengono mangiati vivi.
Molti Paesi europei sono coinvolti nel business delle pinne di squalo: ogni anno vengono esportate dall’UE poco meno di 3.500 tonnellate di pinne, per un valore complessivo di circa 52 milioni di euro.
Il regolamento dell’Unione Europea “Fins Naturally Attached”, in vigore dal 2013, vieta senza eccezioni lo stoccaggio, il trasbordo e lo sbarco di tutte le pinne di squalo nelle acque dell’UE e su tutte le navi dell’UE: l’animale morto deve essere caricato intero, e solo in porto posso essere asportate le pinne.
Ciononostante, c’è ancora un enorme volume di pinne sul mercato globale, la cui origine è raramente rintracciabile, e queste possono ancora essere scambiate legalmente in tutta Europa.
Il commercio di pinne di squalo in Europa deve finire immediatamente, e per questo il regolamento “Fins Naturally Attached” nell’Unione Europea deve essere esteso all’esportazione, all’importazione e al transito di squali e razze.
È questa la richiesta dell'Iniziativa dei Cittadini Europei #StopFinningEU, che anche noi di LAV sosteniamo: entro gennaio 2022 è necessario raccogliere un milione di firme, per poter proporre una modifica legislativa all'Unione Europea chiedendo il bando completo dell’importazione, esportazione e transito delle pinne di squalo e di razza.