La Food and Drug Administration cinese (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) ha proposto di abolire i test su animali in ambito cosmetico per prodotti per la detergenza personale, profumi e cura della pelle salvando la vita ad almeno 300.000 animali!
Nonostante il trend internazionale sia sempre più volto allo stop della vivisezione per fini cosmetici, divieto già attivo in UE, la Cina è ancora vincolata a obsolete leggi che prevedono test su animali. Quindi le aziende, che intendono commercializzare i loro prodotti in questo Paese, si trovano ad avere un carico burocratico ed economico dovendo duplicare le procedure di sicurezza così diverse tra territorio comunitario e Cina (in Europa da marzo 2013 non è più possibile testare o importare ingredienti cosmetici sperimentati su animali) e hanno scelto, in molti casi, di restare fuori da questa fetta di mercato.
I promettenti sviluppi proposti dalla FDA cinese sono l’ennesima conferma di come le aziende e l’opinione pubblica possano influire sui cambiamenti legislativi e di come le organizzazioni animaliste, le Istituzioni e l’industria possano collaborare per un fine comune.
I test su animali appartengono a un’epoca passata e il nuovo millennio deve essere rappresentato da una scienza etica e realmente predittiva per l’uomo basata sui metodi alternativi.
Metodi di cui ancora si parla poco e che addirittura, chi utilizza animali, denigra sostenendo che non esistono! Posizioni assurde visto che sono dovuti per legge da decenni.
Positiva anche la reazione della Commissione europea che si è resa disponibile a offrire supporto anche tecnico alla Cina in quest’area. Questo passo avanti auspichiamo possa influenzare anche gli altri Paesi dove ancora di attuano arcaici e inutili test su animali in ambito cosmetico come in Giappone e in Corea.
Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Vivisezione