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Una cagnolina senza nome liberata dalla prigionia in provincia di Verona

Era legata a catena in una stalla buia e sporca da oltre quattro anni. Grazie a una segnalazione giunta allo Sportello di Verona, oggi si chiama Irene e sta recuperando la serenità.

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Ultimo aggiornamento

martedì 29 ottobre 2024

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#veneto

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La segnalazione allo Sportello LAV ha consentito di migliorare la vita della cagnolina Irene

Abbandonata a sé stessa da oltre quattro anni, Irene trascorreva i suoi giorni legata in una stalla buia in provincia di Verona. La catena che le stringeva il collo era cortissima, la paglia sotto le sue zampe lurida, il suo pelo era pieno di pulci. Intorno a lei, altri animali, come mucche e vitelli, allevati in altrettanto stato di abbandono e sporcizia.

Le sue condizioni sono state segnalate allo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Verona, che si è tempestivamente attivato per andare a fare un sopralluogo. I volontari hanno trovato la cagnolina in condizioni pessime: Irene aveva occhi tristissimi, impauriti e rassegnati. LAV si è quindi rivolta all’uomo che la teneva così e che non le aveva nemmeno dato un nome. L’uomo ha acconsentito a cederla all’associazione e i volontari LAV hanno deciso innanzitutto di donarle un’identità, chiamandola Irene.

La cagnolina è stata poi lavata e curata. Ora si trova in un rifugio di fiducia della LAV, dove sta vivendo, finalmente, una vita migliore. Essendo stata costretta alla reclusione per così tanto tempo, purtroppo, l’ha resa piena di fobie ed oggi, nonostante sia amata, coccolata e accudita, non riesce ancora a superare il trauma che ha vissuto. È seguita da veterinari comportamentalisti, che stanno cercando di farle recuperare la fiducia nell’essere umano, ma la strada è ancora lunga.

Noi di LAV cercheremo di fare del nostro meglio per aiutare Irene: abbiamo però bisogno di sostegno per pagare sia il suo mantenimento in pensione e sia i professionisti che stanno cercando, con amorevole cura, di restituirle una vita migliore e più dignitosa.

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