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Sperimentazione animale: oggi primo voto in Comm. Affari Sociali alla Camera

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Ultimo aggiornamento

martedì 19 gennaio 2021

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Saranno votati oggi alle 14 in Commissione Affari sociali della Camera i 3 tre emendamenti che puntano a posticipare e, addirittura, cancellare, il divieto-di utilizzare animali per sperimentare le sostanze d’abuso come alcol, droghe, tabacco; posticipati 3 volte in sei anni.

Esperimenti fuorvianti e dolorosi che rallentano il vero progresso della scienza per la salute umana. 

Il 5 gennaio avevamo annunciato l’ennesimo rinvio di un anno dell’entrata in vigore dei divieti, ma oggi sono posti in votazione i 3 emendamenti già presentati nella XIV Commissione politiche europee che, se approvati, dovranno essere confermati dalla Commissione politiche europee. Il primo emendamento mira a cancellare del tutto i divieti - a firma De Lorenzo (LeU, ex M5S), Bella (M5S), Bologna (Misto, ex M5S), Carnevali (Pd), De Filippo (Pd), Galizia (M5S) , Lorenzin (Pd), Misti (M5S), Nappi (M5S), Rizzo Nervo (Pd), Pini (Pd), Rostan (Iv), Siani (Pd), Trizzino (M5S), Vacca (M5S), Leda Volpi (M5S) - ; altri due chiedono di cancellarlo o posticiparlo di altri due anni - proposto da Boldi (Lega) e altri deputati del suo partito: De Martini, Foscolo, Lazzarini, Locatelli, Panizzut, Paolin, Sutto, Tiramani, Bazzaro, Bianchi, Giglio Vigna, Lucentini, Maggioni. 

E’ incredibile come in Italia ci sia un fronte pro-sperimentazione animale che ogni giorno, invece di sfruttare la propria professionalità e ruolo per far progredire il Paese nella ricerca, grazie al supporto di modelli alternativi, si adopera per sostenere l’uso di animali. Nel 2021, quando tutta l’Europa e il mondo investono in nuove tecniche di ricerca, qui scandalosamente si cerca di difendere il passato con una visione miope che penalizza i giovani ricercatori e i malati. 

Chiediamo e auspichiamo che gli onorevoli chiamati al voto oggi, si ricordino dei cittadini che rappresentano - sempre più contrari alla vivisezione - e fermino l’ennesimo tentativo di ancorare la ricerca a un modello fallimentare e superato, volgendo lo sguardo al futuro. 

COMUNICATO INTEGRALE