In questa fase così delicata per la vita dei nostri parchi a causa del tentativo di “riforma” della legge nazionale numero 394/91, tentativo che insieme all'Enpa seguiamo con vivissima preoccupazione per tanti aspetti tra cui l'introduzione della caccia nel territorio protetto, registriamo la grande inchiesta della magistratura di Siena, per fatti avvenuti tra il 2004 e il 2010, con il conseguente rinvio a giudizio di venti persone, anche funzionari dello Stato, tra cui l'attuale presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri. Pesanti le accuse, a partire dall'esercizio illegittimo degli spari in riserve naturali del Senese, anche da autoveicoli, in nome di del tutto presunti danni da fauna.
Tali accuse per molti versi riguardano proprio l'uccisione di animali all'interno del territorio tutelato che da più parti si propone in Parlamento; un'ipotesi devastante che combatteremo sempre. Auspichiamo che la magistratura senese faccia chiarezza su ogni aspetto di questa vicenda e che eventuali responsabili paghino per il saccheggio del patrimonio naturale e per l'uccisione di tanti animali. E chiediamo che faccia chiarezza anche la politica sulla questione dei danni da fauna, veri o presunti: si tratta spesso di situazioni opache, usate come espediente per dare il via libera ai fucili nelle aree protette.