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I cittadini europei e italiani confermano il loro no alla vivisezione

Un nuovo sondaggio, condotto da Savanta ComRes in 8 paesi dell'UE tra cui l’Italia, dimostra, ancora una volta, come la grande maggioranza dei cittadini europei sia contro l'uso degli animali nella ricerca.

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giovedì 06 aprile 2023

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Ricerca senza animali

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La maggioranza degli europei è contro l'uso degli animali nella ricerca

Un nuovo sondaggio, condotto da Savanta ComRes  in 8 paesi dell'UE tra cui l’Italia, dimostra, ancora una volta, come la grande maggioranza dei cittadini europei sia contro l'uso degli animali nella ricerca e chieda di accelerarne la completa sostituzione per passare ad una scienza innovativa e all’avanguardia senza animali.

In particolare:

Un risultato che non stupisce, vista la recente Iniziativa dei cittadini Europei (ECI)  che ha raccolto oltre 1 milione e 400mila firme contro la vivisezione, di cui 91 mila italiane oltrepassando del 172% il quorum previsto nazionale.

In Italia i risultati del sondaggio sono ancora più chiari. Più dell’80% degli intervistati fortemente schierati verso una scienza basata su metodi sostitutivi e che chiede un maggior impegno da parte degli stati membri di passare ad una scienza innovativa e all’avanguardia con modelli non animali.

L’esito del sondaggio, inoltre, si allinea alla risoluzione del Parlamento europeo del 2021, che invitava la Commissione UE a coordinare, insieme agli Stati Membri, un piano concreto per accelerare la transizione verso una ricerca senza animali.

Passi avanti in alcuni Paesi

Riconoscendo le preoccupazioni etiche e scientifiche associate alla sperimentazione animale, molti Paesi europei hanno dichiarato negli ultimi anni la loro intenzione a ridurre e sostituire l’utilizzo di animali nella ricerca.

  • L’Olanda, ad esempio, ha messo in atto un piano preciso e ben definito per potersi muovere nei prossimi anni verso una scienza fondata sui metodi sostitutivi.
  • Il nuovo governo tedesco si è impegnato ad attuare una strategia atta a ridurre l’uso di animali e promuovere concretamente i metodi sostitutivi.
  • Nel 2021 il centro 3R svedese ha pubblicato un pian preliminare per limitare l’uso di animali nella ricerca facendo seguito ad una precisa richiesta del Governo. 

E' chiaro quindi come l’Unione Europea sia fortemente schierata a supporto di una transizione verso una scienza etica, innovativa e priva di animali.

E in Italia?

Grazie alle pressioni di LAV, il Ministero ha stanziato 3,2 milioni di euro a sostegno dei metodi sostitutivi per il biennio 2021 e 2022, 1,6 all’anno, in origine erano previsti anche per il 2020 e sono andati persino persi per un ritardo dello stesso Ministero.

Lo stanziamento rappresenta una cifra irrisoria se comparata con i finanziamenti dedicati, invece, alla sperimentazione animale che fagocita la quasi totalità dei fondi.

A fronte dell’ennesima conferma del volere dei cittadini e dell’esempio dato da Governi trainanti come quelli nord Europei, auspichiamo che anche il nostro Paese prenda immediatamente delle misure concrete per lo sviluppo e il sostegno a una nuova ricerca utile, rapida e affidabile human-based e vengano vincolati dei fondi per l’implementazione di nuove tecniche di ricerca etiche valorizzando la vita animale e il futuro dei giovani ricercatori italiani.