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Cascina di Signa: salvi per sempre tutti gli animali. Nessuno potrà macellarli!

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 12 settembre 2018

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Sono definitivamente salvi gli animali oggetto della lunghissima vicenda giudiziaria relativa alla Cascina di Lastra a Signa (Firenze), a seguito del rigetto da parte della Corte di Cassazione del ricorso dei proprietari della Cascina che rivendicavano la proprietà degli stessi e il proprio diritto ad ucciderli per fini produttivi.

Il caso balzò agli onori della cronaca grazie a Striscia La Notizia che documentò casi di macellazione clandestina nella cascina.

“Siamo molto soddisfatti di questa pronuncia della Suprema Corte che permette alla LAV di mettere in salvo alcuni degli animali che erano stati oggetto del sequestro per maltrattamento e macellazione abusiva, e al centro di una lunghissima ed ancora non conclusa vicenda giudiziaria – dichiara Roberto Bennati Vicepresidente LAV Ora questi animali (capre, pecore, un maiale ed alcuni polli e galline) potranno proseguire la loro vita serena in luoghi idonei alla loro etologia, accuditi da persone che intendono rispettarli e farli vivere senza alcuna forma di sfruttamento produttivo”.

“La Suprema Corte ha confermato la legittimità della scelta del Tribunale di Firenze, e del Giudice dell’esecuzione, di dare in adozione definitiva alla LAV gli animali oggetto del processo per maltrattamento, al di là dell’esito processuale dell’assoluzione, confermando come quando si parla di sequestro giudiziario di animali vittime di reato, non può non considerarsi la loro natura di esseri senzienti, dunque è necessario adottare istituti in linea con le loro esigenze etologiche – prosegue l’avvocato Carla Campanaro, responsabile dell’Ufficio legale LAV.

Ringraziamo l’avvocato Raffaella Sili del Foro di Roma per l’assistenza fornita.