“Meno carne nelle mense, meno smog in città”: questo il messaggio comparso oggi a Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli su grandi manifesti con il volto dei cinque Sindaci neoeletti, che hanno attraversato i centri storici delle città su biciclette e vele elettriche.
Nel nostro Paese, infatti, le Amministrazioni locali - tramite appalti o aziende municipali - garantiscono il sistema di ristorazione collettiva ad un’ampia varietà di strutture pubbliche, in particolare le scuole, I numeri complessivi si aggirano intorno al miliardo e mezzo di pasti ogni anno.
Come emerso dal nostro studio, le cinque città consumano quasi 1 milione e 500 mila kg di carne l’anno nelle loro mense, con un’impronta ambientale e sanitaria che “vale” oltre 13 milioni e 800 mila euro. A questo consumo annuale complessivo di carne sono da ricondurre emissioni (e impatti ambientali) stimabili in 22 mila tonnellate di emissioni di gas serra, a 314 tonnellate di inquinanti equivalenti all’anidride solforosa responsabile dell’acidificazione terrestre, a 113 tonnellate di azoto, causa dell’eutrofizzazione marina, a 52 tonnellate di particolato Pm10, dannoso per la salute, gli edifici e la visibilità, 344 tonnellate di 1,4 di cloro benzene, responsabile dell’ecotossicità terrestre. Inoltre, si rileva un’occupazione del suolo pari a 18.483.529 m2 e l’utilizzo di 354.894.248 litri d’acqua. In particolare, rispetto ai vari parametri, Torino risulta essere la più impattante e Milano la più attenta e attiva.
Accettando la #SfidaGreen i 5 Sindaci inizierebbero il loro mandato orientandosi verso un risparmio totale di quasi 2 milioni e 800 mila euro. E ciò equivarrebbe (soprattutto) a salvare la vita di oltre 85 mila animali.