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Sette trafficanti di cuccioli rinviati a giudizio

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Ultimo aggiornamento

lunedì 13 gennaio 2014

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Sette persone, tra commercianti e trasportatori, rinviate a giudizio per traffico illecito di animali da compagnia, uccisione di animali e falso: si è tenuta nei giorni scorsi, presso il Tribunale di Udine, la prima udienza del processo per tratta dei cuccioli che ha visto coinvolti ben 876 cuccioli di cani provenienti dall’Ungheria.

I fatti risalgono al 2012 quando, nell’ambito di tre controlli effettuati tra gennaio e maggio nei confronti di alcuni mezzi, ad opera del Nucleo di Polizia Tributaria e del Corpo Forestale dello Stato, furono trovati centinaia di cuccioli di cane trasportati in condizioni drammatiche.
Gli animali, diretti tutti in Campania, erano ammassati uno sull’altro in gabbie fatiscenti, senza cibo, nell’impossibilità di compiere anche il più piccolo movimento e spesso coperti dei loro stessi escrementi. 39 i cuccioli morti.

Si tratta di uno dei più importanti processi che riguardano un fenomeno ancora molto radicato nel nostro Paese, diventato reato solo grazie alla Legge 201 del 2010.

Ci siamo costituiti parte civile nel procedimento e ringraziamo l’avvocato Maddalena Bosio del Foro di Udine per il grande impegno e l’assistenza che ci ha fornito.

Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e gatti