La Procura della Repubblica di Pavia ha disposto il sequestro preventivo in caso d’urgenza di tutti i 113 animali, tra bovini e suini, censiti all’interno dell’allevamento abusivo di Cilavegna (Pavia), per il reato di cui all’art 727 c.p. di detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
La presenza di materiale edile di scarto e rifiuti pericolosi, come l’amianto, a diretto contatto con gli animali, oltre all’assenza di adeguati ripari, mangiatoie e abbeveratoi, nonché l’incapacità di gestione, facevano di quest’area abusiva un luogo invivibile per tutti gli animali detenuti. Come rilevato dal verbale NAS, la quasi totalità degli animali presentava ferite e lesioni, zoppia, condizioni precarie di salute, in particolare i suinetti, a rischio di morte per denutrizione e per ipotermia.
Da ottobre, i volontari si sono attivati per portare soccorso agli animali in stato di sofferenza provvedendo ad alimentarli, allestendo abbeveratoi per fornirgli acqua pulita, creando ripari utilizzando i materiali di risulta presenti nell’area, a separando gli esemplari maschi dalle femmine per evitare nuove nascite.
Dopo settimane di sforzi congiunti da parte della sede LAV Oltrepò pavese, impegnata sul campo, dell’Avv. Barbara Citterio e del nostro Ufficio Legale, e grazie all’intervento della Procura di Pavia, siamo riusciti a ridare la vita a questi animali, esseri senzienti fatti nascere con l’unico scopo di essere allevati a fini alimentari, che ora saranno invece liberi di vivere fuori dallo sfruttamento.
Le associazioni continueranno a dare il loro supporto al Comune di Cilavegna per la gestione degli animali nel periodo a venire e chiedono l’aiuto di tutti per la ricollocazione etica e l’affidamento di tutti gli animali presso strutture o privati disponibili ad accoglierli. Alcuni di questi animali hanno già trovato adozione e raggiungeranno a breve le loro nuove case.