Aggiornamento 4 gennaio 2021
Con la Legge di bilancio 2021, è aumentata ulteriormente la soglia di detrazione per le spese veterinarie annue complessive detraibili per la cura degli animali familiari, che corrisponde a 550 Euro (spesa massima detraibile dall'Irpef delle persone fisiche).
La detrazione fa riferimento alle spese sostenute per le prestazioni professionali dei medici veterinari, agli importi corrisposti per l'acquisto dei medicinali, nonché alle spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.
Aggiornamento 3 gennaio 2020
È ufficiale: aumenta la soglia per la detrazione fiscale delle spese veterinarie, prevista nell'articolo 1 comma 361 della Legge di Bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Un primo risultato delle nostre campagne #ipiùtassati e #curiamolitutti
13 dicembre 2019
Buone notizie per gli animali che vivono con le famiglie italiane: la Commissione Bilancio del Senato ha approvato in prima lettura un emendamento con cui viene aumentata la soglia delle spese veterinarie sostenute per gli animali familiari, detraibili ai fini fiscali.
Con l’emendamento in questione - presentato dai Senatori De Petris (LeU), Cirinnà (PD), Russo (M5S), Unterberger (SVP), Perilli (M5S) - viene infatti aumentata la spesa veterinaria detraibile, per chi tiene animali a scopo non di lucro, da un massimo di 387,34 euro a un massimo di 500 euro.
Ciò significa che, a fronte delle spese veterinarie sostenute per un totale di 500 euro o più – peraltro aggravate da un’aliquota IVA ingiusta, perché pari al 22%, come previsto per i beni di lusso – il cittadino potrà avere un rimborso fino a 73,59 euro (fino ad oggi il massimo rimborsabile era di soli 49,06 euro).
Dopo vari tentativi falliti, l’approvazione di questo emendamento, che confluirà nella Legge di Bilancio in approvazione entro fine anno, è un primo segnale importante che Parlamento e Governo dovranno concretizzare in altri atti: un risultato frutto delle mobilitazioni che negli ultimi anni ci hanno visto impegnati nelle campagne #IPIÙTASSATI e #CURIAMOLITUTTI.
Ora ci auguriamo che, nella stessa direzione, seguano gli altri passi che chiediamo da tempo per un fisco non più nemico degli animali: