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Tutela degli animali e metodi alternativi alla sperimentazione: compito della ricerca e dei giuristi

Necessario dare il dovuto rilievo alla responsabilità scientifica e giuridica dell’applicazione della legge che vede come prioritari i modelli senza animali.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 17 maggio 2023

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#sperimentazione
Ricerca senza animali

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La rivoluzione culturale e scientifica è un dovere del ricercatore e un impegno di tutti per una vera ricerca libera.

Si è svolto ieri, martedì 16 maggio, il Seminario organizzato da LAV e dal dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in collaborazione con l’Università di Bologna, sul tema della tutela giuridica degli animali utilizzati nella sperimentazione e sullo stato dell’arte dei metodi alternativi. L’obiettivo dell’incontro era dare il dovuto rilievo alla responsabilità scientifica e giuridica dell’applicazione della legge che vede come prioritari i modelli senza animali. 

Numerosi interventi hanno trasversalmente sostenuto l’importanza dei metodi di ricerca alternativi. Tra questi la relazione del dottor Santucci, Direttore dell’Ufficio 6 del Ministero della Salute, che ha sottolineato il ruolo di promozione del suo dicastero. Auspichiamo che l’intenzione espressa trovi piena attuazione in strategie concrete e finanziamenti congrui, che al momento risultano del tutto inesistenti. 

Il seminario ha permesso ai numerosi studenti e uditori presenti di approfondire una tematica quanto mai attuale, ma poco affrontata, e di inquadrare un fenomeno come la vivisezione, attività che purtroppo non conosce crisi, nonostante la legge parli di benessere e protezione degli animali utilizzati nei laboratori.

Margherita Pittalis, Professore Associato di Diritto Privato, ha ricordato come l’Articolo 9 della Costituzione, sancisca che l’animale non può più essere considerato uno strumento per raggiungere altri obiettivi, ma come essere senziente a cui evitare sofferenza, anche in tutela dell’uomo, grazie alla transizione verso la completa sostituzione delle cavie nella ricerca. 

I ricercatori intervenuti hanno illustrato l’enorme potenzialità, la velocità e la sostenibilità dei modelli non animali. Si tratta di modelli che stanno avendo una rapida espansione anche grazie alla scoperta delle staminali, degli organoidi e delle colture cellulari tridimensionali. L’accento è stato posto anche sulla necessità scientifica di supportare i modelli alternativi, visto l’alto indice di fallimento della sperimentazione animale (oltre il 95%) se applicata all’uomo. 

A conclusione del prezioso momento di condivisione di ieri, noi di LAV ci auguriamo che il nuovo fronte dei giuristi sia costantemente al nostro fianco per lottare per i diritti degli animali, nella piena applicazione della legge e della volontà dei cittadini italiani e stranieri che chiedono un’UE leader nella transizione verso i modelli sostitutivi. La rivoluzione culturale e scientifica è un dovere del ricercatore e un impegno di tutti per una vera ricerca libera.