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Dopo una vita trascorsa a catena e senza cure, la cagnolina Siria oggi è libera

A pochi giorni dalla sua inaugurazione, lo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Bergamo riceve una foto, che ritraeva una cagnolina in difficoltà, così si attiva subito per salvarla.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 17 marzo 2025

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Ora Siria è in un luogo sicuro e aspetta la sua famiglia per sempre

Una foto raffigurante una cagnolina a catena. Questo è il materiale che lo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bergamo, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, riceve da una segnalante.

La segnalante ha circa 60 anni, ha difficoltà a deambulare, vive in casa con l’umano della cagnolina, che si chiama Siria. Non riesce a fare nulla per salvarla. Riferisce che l’animale è molto solo, lasciato abbandonato in giardino, a catena, al freddo rigido dell’inverno di Gerosa, una località che si trova a 760 mt di altitudine. Il suo umano, con dei precedenti penali e conosciuto in tutto il paese, non vuole cederla, ma neanche occuparsene.

La responsabile dello Sportello LAV di Bergamo si attiva quindi per allertare la Polizia Locale della situazione: c’è un cane a catena, che non ha una cuccia idonea, e si rileva una mancanza di cure. E intanto trova due volontarie operative nella zona di Gerosa per avere informazioni aggiuntive sul caso. Viene così a sapere che la cagnolina Siria aveva appena partorito e che i cuccioli erano stati dati in adozione grazie proprio all’operato di una delle volontarie.

Nel frattempo, la responsabile dello Sportello LAV contatta l’umano di Siria e, con la scusa di aiutarlo ad aggiustare la rete che circonda il luogo in cui è tenuto l’animale, organizza con lui un sopralluogo. In occasione della visita, la responsabile dello Sportello LAV trova Siria senza catena, la cagnolina le salta addosso in cerca di contatto, è sporchissima, non è abituata a stare al guinzaglio per una passeggiata, essendo legata in quel modo da anni.

Si scopre che l’umano di Siria non è in realtà il suo proprietario: il proprietario della casa in cui tutti loro vivono è il vero proprietario di Siria. Un uomo che si lamenta per come viene fatto vivere il cane e che, un paio di giorno dopo il sopralluogo, segnala di nuovo allo Sportello LAV che il cane è scappato e che è stato ritrovato a due paesi di distanza da casa.

La responsabile dello Sportello LAV informa l’umano che ci sono tutti gli estremi per procedere giudizialmente contro di lui, sia per la catena che per l’omessa custodia, e solo a quel punto lui si convince a cedere Siria alla LAV. Dopo aver ricevuto la cessione sottoscritta, la responsabile dello Sportello LAV va a prendere Siria, che la riconosce e senza sforzo procede con lei in auto in direzione della Cascina “Animali in Libertà”, rifugio sicuro dove finalmente fa la sua prima passeggiata, luogo dove oggi è ancora in stallo.

Siria si rivela una cagnolina sensibile e intelligente, che interagisce e socializza con gli altri senza difficoltà. Speriamo trovi presto una famiglia che le accolga e che riesca a donarle tutte le cure di cui ha bisogno.