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La storia a lieto fine di Ray

Utilizzato come giocattolo da piccolo, poi buttato in un corridoio dietro casa, in totale solitudine e trascuratezza della sua salute e del suo benessere. Ora va verso una nuova vita.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 03 luglio 2023

Topic

#veneto
Maltrattamenti

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Chi lo deteneva lo considerava l’ultimo degli ultimi

Ray, cagnolino meticcio, simil Amstaff di due anni lasciato solo in un cortile, senza acqua e in completa solitudine. Nelle pessime condizioni in cui versava, tra sporcizia e deiezioni, si è ammalato di leishmania ed ha anche contratto la rogna demodettica che gli stava mangiando pelo e pelle. Ceduto dai proprietari, è stato portato in un centro di recupero. Lo stiamo curando e gli stiamo cercando una famiglia che possa finalmente trattarlo come merita. 

Ray viveva in totale stato di abbandono e solitudine, sul cemento scuro (freddissimo d’inverno e rovente d’estate) di un giardinetto largo poco più di un corridoio, tra masserizie pezzi di legni, bancali rotti, secchi rotti) e sporcizia generale. La sua unica compagnia erano i numerosi insetti attirati dalle sue deiezioni stagnanti perché, a Ray, non veniva mai concesso il lusso di fare una passeggiata fuori. 

Ray come unico riparo aveva una cuccia che, però, non lo riparava completamente dalla pioggia perché non perfettamente impermeabile tanto che lui, con grande rassegnazione, preferiva stare fuori durante i temporali. 

Aveva a disposizione ciotole non sempre piene di cibo, e quella dell’acqua non veniva cambiata con regolarità.  

Insomma, chi lo deteneva, lo considerava l’ultimo degli ultimi. 

La sua triste esistenza, fatta di giornate sempre uguali, è stata segnalata allo Sportello contro i Maltrattamenti di Verona da una persona che ha preso a cuore il suo caso anche perché si era accorta, vedendolo spesso quando aveva modo di passare nei pressi del posto in cui viveva, dell’aggravamento delle sue condizioni di salute. Ray presentava, infatti, una sorta di alopecia con enormi chiazze rosse sul muso e sull’addome, sulle cosce ed intorno ai genitali, con fuoriuscite purulente, presumibilmente riconducibili a rogna demodettica.  

Vista la gravità della situazione descrittaci, i nostri volontari si sono immediatamente recati dai proprietari di Ray e lì hanno potuto conoscere meglio la sua storia: abbiamo, infatti, appreso che Ray ha poco più di due anni ed è stato “comperato” per passare il tempo durante la chiusura in casa a causa del Covid . Utilizzato come un giocattolo quando era piccolo e faceva tenerezza è stato, successivamente, buttato in un corridoio dietro casa quando ormai adulto necessitava di essere portato a spasso e curato. 

Ray è un cane solare, pieno di vita, di voglia di coccole e giochi.

In quella condizione si è ammalato (scopriremo, poi, che ha contratto anche la leishmania) e nemmeno la rogna demodettica che gli mangiava pelo e pelle ha mosso a pietà i suoi proprietari per curarlo. 

La sua condizione era troppo grave per percorrere tutto l’iter di una denuncia con richiesta di sequestro che, magari, sarebbe arrivato troppo tardi. 

Per i proprietari era diventato comunque un peso quindi, pensando unicamente al suo bene e per consentirgli di iniziare subito una adeguata terapia, per noi di LAV è stato più semplice convincerli a farcelo cedere.  

Gli effetti del nostro intervento già si vedono: in poco tempo, da quando è finalmente sottoposto alle amorevoli cure del centro di recupero in cui si trova, il suo pelo sta rispuntando, la pelle non è più arrossata, ha preso un paio di kg ed è veramente un altro cane: sereno, affettuoso, fiducioso, tenero e coccolone.

È stato sottoposto a tutti i test clinici necessari, gli sono stati somministrati degli antiparassitari perché era pieno di vermi, sta assumendo una terapia (che dovrà continuare a fare per diverso tempo ancora) per tenere a bada la Leishmaniosi- Gli stanno, inoltre, somministrando dei ricostituenti per la ricostruzione dell’epitelio e terapia farmacologica per la rogna demodettica.  

Sosteniamo per lui tutte le spese necessarie: oltre a quelle veterinarie e di mantenimento nella pensione in cui si trova attualmente, stiamo sostenendo il costo per un educatore cinofilo che possa aiutarlo ad abituarsi a convivere con altri cani e con gli uomini.  

Ray, infatti, è vissuto troppo tempo isolato ed ha bisogno di imparare a capire che gli esseri umani non sono, per fortuna, tutti come quelli che lui ha finora conosciuto. 

Il suo percorso di recupero sarà lungo per via di quest’ultimo aspetto. Lo abbiamo affidato a persone competenti che faranno sicuramente un ottimo lavoro con lui e, una volta finito il suo percorso di reinserimento nella vita sociale, Ray sarà pronto per essere accolto, finalmente, in una bella famiglia che possa finalmente donargli coccole, affetto e amore.

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La storia di Ray ci conferma che la lungimiranza di aprire uno sportello contro i maltrattamenti su Verona, su Trento e pochi giorni fa su Bari, risponde alla necessità di tutelare gli animali e la loro salute e diritto ad una vita libera dai soprusi e dalle violenze. Per fare una segnalazione su questi tre territori clicca qui.

Le foto di RAY sono di Lorenza Zanaboni

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