Segnalata da un gruppo di ragazzi allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona, era legata stretta a una colonna, gettata sulla paglia sporca, lasciata completamente sola in un ambiente maleodorante.
Una cagnolina segugio, tenuta rinchiusa in un fienile, latrava in modo anomalo e pieno di sofferenza. Notata da alcuni ragazzi che passeggiavano in località di Fosse di Sant’Anna d’Alfaedo, in provincia di Verona, è stata segnalata allo Sportello LAV contro i maltrattamenti.
I volontari LAV si sono subito attivati e, recandosi sul posto, hanno trovato l’animale legato a una catena che, attorcigliandosi attorno alla colonna a cui era fissata, impediva qualsiasi movimento. Magrissima e priva di rifornimento di acqua, la cagnolina era gettata sulla paglia sporca, lasciata completamente sola in un ambiente maleodorante.
LAV ha contattato immediatamente il maresciallo dei Carabinieri del paese, che è uscito in pattuglia.
Di fronte allo stato pietoso della cagnolina a catena, i Carabinieri hanno rintracciato il detentore, un uomo che era stato già condannato nel 2011 per maltrattamento di animali, con confisca del suo cane di allora, il segugio Filippo, che LAV aveva fatto adottare da un’attivista.
I Carabinieri si sono fatti cedere la cagnolina a catena e l’hanno consegnata a LAV, affinché i volontari potessero subito rifocillarla, farla bere perché disidrata, ripulirla dalle centinaia di pulci che le camminavano sul muso e sul corpo e farla visitare da un veterinario.
Grazie al microchip, le autorità hanno in seguito scoperto che il proprietario dell’animale non era l’uomo che era stato identificato come suo detentore. Bensì una donna, che l’aveva ceduto all’uomo perché potesse utilizzarlo a fini venatori.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona, dott.ssa Livia Magri, ha emanato un decreto di sequestro preventivo, contestando il reato di maltrattamento di animali a carico del detentore e di abbandono a carico della proprietaria, assegnando in custodia la cagnolina a LAV, a cui era già stata precedentemente affidata.
Manù è una cagnolina dolcissima, buona con i cani e con i gatti, molto debilitata e un po’ spaventata dai rumori e dai gesti improvvisi. Nella sua vita di 3 anni deve averne passate tante e deve aver subito enormi privazioni.
Oggi Manù sta seguendo una dieta rinforzata, che prevede piccoli nutrienti pasti più volte al giorno, compie camminate sia sull’erba, per rinforzare i muscoli atrofizzati, che su strada, per limare le lunghissime unghie cresciute in modo abnorme a causa della sua inattività a catena. Sta in compagnia degli altri cani ed è coccolata dal personale della pensione.
Speriamo che, attraverso un corretto percorso di recupero, la cagnolina possa trovare la serenità e una famiglia che la possa accogliere con sé e farla sentire finalmente amata.
Aiutaci a prendercene cura: insieme a te possiamo garantire a loro e ai tanti animali che salviamo dai maltrattamenti, le cure necessarie, un rifugio sicuro e un percorso rieducativo.
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