Recuperata dallo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona, era tenuta legata in balcone e ignorata dalla sua famiglia.
La cagnolina Maya era legata al pavimento con un guinzaglio cortissimo, solo 50 centimetri di corda, che non le lasciavano modo di muoversi. Viveva sul balconcino di una casa affollata, abitata da una coppia con quattro figli piccoli. Ma lei era sola, lasciata all’esterno senza mai avere la possibilità di entrare in casa. Non aveva una cuccia, né una coperta. Nelle calde giornate di sole, e in quelle bagnate di pioggia, Maya era lasciata lì fuori, in solitudine, a guardare il tempo passare e a fissare il vetro della finestra, nella speranza che qualcuno si ricordasse di lei.
Finché un giorno non è arrivata una segnalazione allo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Verona. Una donna, la coordinatrice delle assistenti sociali che stava seguendo la relazione fra i due genitori e i quattro figli, ha chiesto aiuto anche per la cagnolina, parte della famiglia dimenticata.
I volontari e le volontarie LAV, vista la situazione, hanno cercato di convincere la coppia a cedere Maya all’associazione, visto che loro non riuscivano a prendersene cura. Grazie all’intermediazione degli assistenti sociali, vinta la diffidenza dei due genitori, la cagnolina è stata infine recuperata e affidata alla LAV.
Ora Maya è in un rifugio di nostra fiducia: necessiterà di un percorso di recupero strutturato per poter superare un trauma così grande e riuscire a ritrovare la fiducia negli esseri umani. È una cagnolina terrorizzata, non abituata a socializzare e che, probabilmente, oltre alla completa indifferenza, può aver subito anche delle violenze, perché ha paura della sua stessa ombra.
Ma oggi, grazie a LAV, ha finalmente la possibilità di vivere una vita diversa e noi siamo convinti che ce la farà. Ci auguriamo che trovi al più presto una famiglia che voglia accoglierla in una nuova casa e le doni tutto l'affetto che le è mancato e che invece merita.
Il caso di Maya mette in luce quanto sia importante che sia attiva e continuativa una collaborazione fra gli Sportelli LAV, dedicati al contrasto dei maltrattamenti sugli animali, e gli assistenti sociali presenti nei diversi territori in cui essi operano. Questa permetterà infatti di identificare più facilmente e supportare al meglio le famiglie con animali multiproblematiche e in condizioni di disagio sociale.
Per questo motivo LAV ha in programma, in quelle città in cui sono già presenti e operativi gli Sportelli, di realizzare una formazione specifica per i volontari che si vorranno occupare di fornire il proprio apporto alle famiglie con fragilità sociale. Il percorso formativo porterà, in un secondo momento, all’interlocuzione diretta di LAV con i servizi sociali, insieme ai quali si potranno salvare animali in difficoltà intervenendo anche in quelle situazioni delicate e in quei contesti particolari che, diversamente, non avremmo potuto e saputo affrontare.
Aiutaci a prendercene cura: insieme a te possiamo garantire a loro e ai tanti animali che salviamo dai maltrattamenti, le cure necessarie, un rifugio sicuro e un percorso rieducativo.
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