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8 cani trovano la libertà da una vita in gabbia grazie allo Sportello LAV di Bologna

Gli animali erano soli, privi di stimoli, in condizioni di pessima igiene. Grazie al dialogo con la loro umana, i volontari LAV sono riusciti a portarli in salvo e a trovare loro una nuova casa.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 07 novembre 2024

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La relazione di fiducia costruita fra LAV e la proprietaria dei cani ha permesso di trovare una buona soluzione per gli animali

Due cani maschi e una femmina con cinque cuccioli, chiusi in tre recinti arrugginiti, erano detenuti in totale isolamento a Marzabotto, lungo le sponde di un fiume dell’Appennino Bolognese. Segnalati allo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bologna, gli animali erano soli, privi di stimoli, in condizioni di pessima igiene. La situazione era davvero critica: cucce fatiscenti e a terra fango, feci, cibo rovesciato e acqua sporca all’interno di secchi, difficile da raggiungere per i cuccioli assetati.

Attraverso l’aiuto di uno dei segnalanti, LAV è riuscita a entrare in contatto con la proprietaria degli animali, una persona con enormi difficoltà, che si trovava in una situazione di fragilità economica e sociale, con la quale però i volontari LAV hanno subito instaurato un dialogo e hanno costruito una relazione di fiducia.

Dal confronto con l’umana, è emerso che i cuccioli, in realtà, erano originariamente otto, ma tre erano stati dati subito in adozione. Si è palesata quindi la possibilità di trovare subito un’altra casa per i cani, dal momento che la proprietaria era anche disposta a rinunciarvi. Altri due cuccioli sono stati infatti adottati nel corso delle trattative con LAV.

Dopo diverso tempo passato a dialogare con la proprietaria, questa ha optato infine per la rinuncia degli ultimi tre cuccioli, un maschio e due femmine: Chicco, Nikita e Bianca. LAV si è subito attivata per trovare loro una casa e, con il supporto di uno dei segnalanti, sia Nikita che Chicco hanno trovato immediatamente due splendide e affettuose famiglie. Bianca, rimasta in stallo presso la casa di una volontaria LAV, è stata poi adottata dalla volontaria stessa. Grazie a un’ottima collaborazione con il Comune di Marzabotto e le istituzioni locali, la cagnolona mamma dei cuccioli è stata sterilizzata.

LAV si è poi ulteriormente impegnata per cercare di migliorare le condizioni anche dei cani adulti rimasti con la loro umana, intervenendo sulla struttura dei recinti, sulla pavimentazione e sulle loro cucce, e monitorando continuamente la loro situazione. Alla fine, la proprietaria ha deciso di rinunciare anche a due di loro: Kira, la cagnolona, e Axel, uno dei cani maschi, ringraziando LAV per averla supportata in una migliore gestione dei suoi animali.

Con il supporto dello Sportello LAV, i cani sono stati spostati presso il canile di Marzabotto, una struttura di fiducia dell’associazione, che LAV supporterà economicamente. A causa dell’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia-Romagna, infatti, il canile sta ospitando moltissimi animali vittime del maltempo e ha bisogno di un sostegno per l’accoglienza di altri cani.

Speriamo che anche Kira e Axel troveranno presto due famiglie pronte ad accoglierli e donargli tutte le cure di cui hanno bisogno.

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