Gli animali erano soli, privi di stimoli, in condizioni di pessima igiene. Grazie al dialogo con la loro umana, i volontari LAV sono riusciti a portarli in salvo e a trovare loro una nuova casa.
Due cani maschi e una femmina con cinque cuccioli, chiusi in tre recinti arrugginiti, erano detenuti in totale isolamento a Marzabotto, lungo le sponde di un fiume dell’Appennino Bolognese. Segnalati allo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bologna, gli animali erano soli, privi di stimoli, in condizioni di pessima igiene. La situazione era davvero critica: cucce fatiscenti e a terra fango, feci, cibo rovesciato e acqua sporca all’interno di secchi, difficile da raggiungere per i cuccioli assetati.
Attraverso l’aiuto di uno dei segnalanti, LAV è riuscita a entrare in contatto con la proprietaria degli animali, una persona con enormi difficoltà, che si trovava in una situazione di fragilità economica e sociale, con la quale però i volontari LAV hanno subito instaurato un dialogo e hanno costruito una relazione di fiducia.
Dal confronto con l’umana, è emerso che i cuccioli, in realtà, erano originariamente otto, ma tre erano stati dati subito in adozione. Si è palesata quindi la possibilità di trovare subito un’altra casa per i cani, dal momento che la proprietaria era anche disposta a rinunciarvi. Altri due cuccioli sono stati infatti adottati nel corso delle trattative con LAV.
Dopo diverso tempo passato a dialogare con la proprietaria, questa ha optato infine per la rinuncia degli ultimi tre cuccioli, un maschio e due femmine: Chicco, Nikita e Bianca. LAV si è subito attivata per trovare loro una casa e, con il supporto di uno dei segnalanti, sia Nikita che Chicco hanno trovato immediatamente due splendide e affettuose famiglie. Bianca, rimasta in stallo presso la casa di una volontaria LAV, è stata poi adottata dalla volontaria stessa. Grazie a un’ottima collaborazione con il Comune di Marzabotto e le istituzioni locali, la cagnolona mamma dei cuccioli è stata sterilizzata.
LAV si è poi ulteriormente impegnata per cercare di migliorare le condizioni anche dei cani adulti rimasti con la loro umana, intervenendo sulla struttura dei recinti, sulla pavimentazione e sulle loro cucce, e monitorando continuamente la loro situazione. Alla fine, la proprietaria ha deciso di rinunciare anche a due di loro: Kira, la cagnolona, e Axel, uno dei cani maschi, ringraziando LAV per averla supportata in una migliore gestione dei suoi animali.
Con il supporto dello Sportello LAV, i cani sono stati spostati presso il canile di Marzabotto, una struttura di fiducia dell’associazione, che LAV supporterà economicamente. A causa dell’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia-Romagna, infatti, il canile sta ospitando moltissimi animali vittime del maltempo e ha bisogno di un sostegno per l’accoglienza di altri cani.
Speriamo che anche Kira e Axel troveranno presto due famiglie pronte ad accoglierli e donargli tutte le cure di cui hanno bisogno.
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