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Allevamento di cani in Provincia di Verona: 13 animali recuperati e affidati a LAV

Stipati all’interno di recinzioni arrugginite, erano in attesa di essere venduti. Oggi sono salvi. Ancora una volta LAV si conferma, tra le tante associazioni presenti sul territorio, un valido riferimento per la Procura di Verona.

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Ultimo aggiornamento

martedì 15 ottobre 2024

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Fare una segnalazione è il primo passo per salvare un animale vittima di maltrattamento

Erano stipati all’interno di recinzioni arrugginite, in attesa di essere venduti. Questa la storia di 8 cani diversi fra loro, Border Collie, Pinscher e Pastori Tedeschi, che cercavano di rintanarsi nelle loro cucce, non abbastanza numerose e con i tetti sfondati. Mangiavano poco e male, sostanzialmente scarti di cucina e di macelleria, gettati a terra vicino alle loro stesse deiezioni, le quali non venivano rimosse per mesi. Erano quindi molto magri e malati, alcune mamme erano prive di latte per nutrire i loro cuccioli, una di loro aveva addirittura partorito un cucciolo già morto.

La terribile situazione di questi cani è stata segnalata alle Guardie Zoofile di un’altra associazione di Verona alla fine del 2023.

Il proprietario degli animali era un uomo di Caselle di Sommacampagna (Verona), che allevava i cani per vendere i loro cuccioli a un negozio di animali, situato in un Centro commerciale alle porte della città. Negozio, peraltro, anch’esso oggetto di plurime segnalazioni per le modalità di detenzione degli animali esposti agli acquirenti.

 A seguito della segnalazione, le Guardie Zoofile hanno elevato una sanzione nei confronti dell’allevatore, ma i cani hanno continuato a vivere nella medesima spaventosa condizione. I segnalanti si sono quindi rivolti alla stazione dei Carabinieri di Vigasio (Verona), che ha autorizzato un sopralluogo congiunto con i veterinari ASL.

Viste le gravi condizioni in cui versavano gli animali, il sopralluogo si è concluso con il sequestro di 5 cuccioli, uno dei quali morto poco dopo, e 3 cagnolone. Il buon esito di altre operazioni condotte di concerto con l’associazione, ha portato i Carabinieri a rivolgersi immediatamente a LAV per chiedere supporto in relazione all’affido in custodia - nella persona della Responsabile di sede LAV di Verona – degli animali in questione.  

C'erano però altri cani da salvare rimasti nell’allevamento lager che, a detta degli agenti operanti e della Procura, erano stati lasciati lì perché mancava un luogo che li accogliesse e li tenesse al sicuro.

Quando LAV, tramite l’avvocata Emanuela Pasetto, ha scoperto lo stato in cui si trovavano i cani rimasti nell’allevamento, ha cercato di portarli in salvo e ha quindi presentato istanza di presa in custodia anche nei loro confronti. Nel frattempo, l’allevatore ha deciso di non voler più tenere i suoi animali e li ha ceduti spontaneamente alla LAV.

Tutti i cani, quindi, sono stati infine recuperati, sottoposti a controlli e visite medico veterinarie, nutriti al meglio perché fossero nuovamente in salute. Ancora una volta LAV si conferma, tra le tante associazioni presenti sul territorio, un valido riferimento per la Procura di Verona, per l’affido in custodia di 13 cani recuperati in quanto vittime di maltrattamenti.

Molti di loro hanno già trovato delle famiglie pronti ad accoglierli e a donargli le cure e l’affetto che si meritano: Abigail, Nala, Amy, Artù , Lily e altri vivono oggi al sicuro. Altri quattro, invece, sono ancora in fase di recupero e avranno bisogno di altro tempo per poter essere adottati. Speriamo che tutti loro possano trascorrere, da questo momento in poi, una vita serena e degna, viste le grandi sofferenze che hanno già patito.