Una notifica di sfratto giudiziario e la vita cambia repentinamente per un uomo e i suoi compagni felini.
11 gatti, 8 adulti e 3 cuccioli, vivevano serenamente in un appartamento insieme al loro proprietario. A loro non mancavano di certo affetto, cibo, e coccole fino a quando, un giorno, un ufficiale giudiziario ha bussato alla porta della loro abitazione notificando uno sfratto al loro proprietario.
Da quel momento è cominciata per loro una vera e propria odissea.
Il loro proprietario, non potendoli portare subito con sé presso una nuova casa (che ancora non aveva trovato), li ha lasciati nell’appartamento in cui hanno sempre vissuto raggiungendo un accordo verbale con il proprietario delle mura il quale aveva prestato il consenso a farlo entrare in casa per dar loro da mangiare, cambiare l’acqua e pulire le lettiere.
Ma questo purtroppo non è accaduto.
Anzi, il proprietario di casa non solo ha negato l’accesso in casa come pattuito ma, avendo tutta la fretta di rientrare nel pieno possesso del suo appartamento, ha minacciato di liberarsi dei poveri mici abbandonandoli per strada.
Il proprietario dei gatti, persona straniera, non sapendo a chi rivolgersi, ne ha parlato con una persona che non ha esitato a rivolgersi allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona.
Capita subito la gravità della situazione e appurata l’esigenza di intervenire il prima possibile, lo Sportello LAV ha interessato immediatamente l'Ufficio Tutela Animali del Comune di Verona che ha subito preso in carico il caso.
Il giorno dopo aver interpellato l’Ufficio Tutela Animali, alcuni addetti del Comune si sono recati su posto. Hanno intimato al padrone dell’appartamento di aprire la porta ed hanno constatato, effettivamente, la presenza dei gatti in casa in condizioni di oggettiva difficolta, visto che non mangiavano da giorni.
Il loro proprietario, non avendo ancora trovato un alloggio definitivo, si è visto costretto, suo malgrado ma per il loro esclusivo benessere, a cedere tutti i gatti che sono, finalmente, stati portati in salvo presso un rifugio/pensione convenzionato in attesa di essere sterilizzati (alcuni non lo erano) ed affidati a famiglie che possano prendersene cura.
Questa avventura, per fortuna conclusasi positivamente ma che poteva, invece, avere risvolti ben peggiori se solo non fossimo intervenuti tempestivamente, sarà solo un brutto ricordo per i mici salvati!
Aiutaci a prendercene cura: insieme a te possiamo garantire a loro e ai tanti animali che salviamo dai maltrattamenti, le cure necessarie, un rifugio sicuro e un percorso rieducativo.
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