Ancora migliaia di animali vengono rinchiusi e maltrattati per fare spettacolo. LAV si batte per la fine di questo sfruttamento. E tu da che parte stai?
Gli italiani, 8 su 10 secondo il Rapporto Italia Eurispes 2022, non vogliono che gli animali vengano utilizzati nei circhi. Eppure, oggi sono ancora migliaia quelli che viaggiano in Italia e all’estero, rinchiusi e addestrati per esibirsi davanti al pubblico.
Diversi Paesi in Europa e nel mondo hanno Leggi che proibiscono o limitano fortemente l’utilizzo di animali nei circhi, mentre l’Italia è ferma a una legge di oltre 50 anni fa, la n. 337 del 1968, che non considera la detenzione degli animali, ma regola piuttosto profili tecnico-organizzativi oltre a misure di finanziamento da parte del Ministero della Cultura. Solo nel 2000 (e poi nel 2006), sono state approvate alcune linee guida di indirizzo per il mantenimento di animali presso circhi e mostre itineranti stabilite dalla Commissione scientifica CITES (Convenzione di Washington), le quali non impongono alcun limite al numero di animali o specie impiegati e non costituiscono formalmente una fonte normativa diretta sul tema.
LAV lotta, perciò, da sempre, per una Legge semplice e chiara che dica NO per agli animali nei circhi e sostenga gli artisti umani. Chiediamo con forza l'attuazione Legge-delega 106 del 2022 sullo spettacolo dal vivo con il Decreto del Governo che, entro il prossimo mese di maggio, deve fissare le tappe “per il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti”, questo provvedimento sarà finalmente la vittoria attesa a lungo per oltre duemila animali ancora purtroppo usati per fare “spettacolo”.
Tra gli animali dei circhi, molti appartengono a specie esotiche in via di estinzione. Sono inoltre purtroppo moltissimi anche gli animali esotici che vengono commercializzati nei negozi e sulle piattaforme online e tenuti in casa. In questo ambito LAV ha da sempre realizzato manifestazioni, inchieste e denunce contro situazioni di maltrattamento per scoraggiare la detenzione di animali esotici come “pets”, portarne alla luce le criticità per gli animali e la salute umana, fermare la distruzione della natura e dei suoi abitanti nei Paesi del Sud del Pianeta, scoraggiare la prigionia di animali, peraltro trattati come oggetti da collezione e non da esseri viventi, dare più mezzi e personale alle Forze di Polizia deputate ai controlli.
Con "Lasciamoli liberi #aCasaLoro" contro il commercio di animali esotici, abbiamo finalmente ottenuto nel 2022 l’entrata in vigore di tre nuove Leggi che stabiliscono misure restrittive e sanzioni efficaci rispetto al fenomeno del commercio e detenzione di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche.
Queste norme, che salvano milioni di animali esotici ogni anno, tutelano la salute pubblica e prevengono epidemie e pandemie. Le tre Leggi rappresentano per LAV un importante primo cambiamento per gli animali, anche per gli esotici e selvatici.
Dei 5 milioni di esotici -stimati- che ogni anno entrano nelle case degli italiani, oggi possiamo considerare che circa 1.200.000 animali selvatici ed esotici non saranno prelevati direttamente in natura nei loro Paesi di origine. Inoltre, con il Decreto attuativo che il Ministro dell’Ambiente deve fare entro marzo prossimo si potranno salvare anche gli esotici nati e allevati in cattività considerati pericolosi.
LAV come sempre continuerà le sue battaglie dalla parte degli animali e per la tutela della salute umana per la prevenzione contro epidemie e pandemie. E tu da che parte stai?
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