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Sartiglia di Oristano: un altro cavallo ferito durante una manifestazione storica

Denunciamo i responsabili e ci appelliamo a ministro Schillaci e sott. Gemmato che stanno intervenendo in materia per chiedere di non fare esenzioni per queste manifestazioni.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 06 marzo 2025

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Troppo spesso gli incidenti ai cavalli vengono minimizzati o occultati

Un altro cavallo ferito durante una manifestazione storica, questa volta in Sardegna durante quella che viene conosciuta come la Sartiglia. L'incidente avvenuto martedì 4 marzo è visibile nelle immagini estratte dalla diretta: il cavallo dopo la corsa risulta visibilmente infortunato alla zampa anteriore destra, e l'audio della telecronaca sottolinea “Si è rotto”, come se fosse un giocattolo vecchio.

Nessuna manifestazione storica che usa e mette in pericolo la vita degli animali ha più ragione di esistere nel 2025, quando è possibile esibire ricostruzioni storiche in maniera non cruenta.Nadia Zurlo - responsabile area equidi LAV.

Il silenzio delle istituzioni e degli organizzatori su quanto accaduto solleva inevitabilmente interrogativi e preoccupazioni.

Chiediamo con urgenza agli organizzatori della Sartiglia e alle autorità competenti di fornire informazioni trasparenti su quanto accaduto. Troppo spesso, in eventi che coinvolgono cavalli, gli incidenti vengono minimizzati o occultati, con gli animali feriti portati via dalla pista lontano da occhi indiscreti e uccisi.

Questi episodi dimostrano l'inevitabile pericolosità di manifestazioni che sfruttano i cavalli per il divertimento umano. Qualsiasi misura di sicurezza adottata si rivela insufficiente di fronte alla natura stessa di queste competizioni, dove velocità, stress e condizioni non naturali mettono a repentaglio la vita degli animali coinvolti.


Al Ministro alla salute Orazio Schillaci e al Sottosegretario Marcello Gemmato sottolineiamo che questa è la riprova del fatto che l'intervento normativo che stanno mettendo a punto in materia non deve prevedere in alcun modo esenzioni per manifestazioni di questo genere rispetto alle pur minime norme a tutela degli animaliGianluca Felicetti - Presidente LAV

Non sarebbe la prima volta che un cavallo perde la vita in circostanze simili e che l'accaduto viene tenuto nascosto.

Emblematico è il caso del cavallo Doctor Cini, infortunatosi durante il Palio di Asti del 2015: mentre il pubblico veniva rassicurato sulle sue condizioni, la realtà era ben diversa. Il cavallo, infatti, era già morto la sera stessa, ma la sua fine fu occultata e solo giorni dopo venne resa pubblica, evidenziando una strategia di manipolazione dell'informazione per proteggere l'immagine dell'evento.

In attesa di riscontri ufficiali, continueremo a monitorare la situazione. Denunciamo i responsabili perché la vita e la sofferenza degli animali non possono essere sacrificati sull'altare della tradizione e dello spettacolo