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Porto Empedocle (AG): TAR accoglie ricorso e sospende uccisione delle caprette

L’alternativa c’è e va perseguita, per il bene degli animali, ma anche del territorio.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 22 gennaio 2025

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Continueremo a contrastare cattura e uccisione di capre libere sul territorio

Nonostante LAV avesse individuato una sistemazione per le capre di Porto Empedocle e prontamente scritto al Sindaco per proporre l’alternativa ai piani di cattura ed uccisione degli animali, il Sindaco non ha revocato i provvedimenti di cattura ed uccisione delle capre, emanati dal 16 novembre 2024, né ha più risposto alla nostra lettera.

Per questo motivo, insieme alla Lega Nazionale del Cane, abbiamo presentato un ricorso volto all'annullamento dei suddetti provvedimenti del Comune, depositato in data 20 gennaio a cura degli avv.ti Michele Pezone ed Herbert Simone.

Il TAR Palermo ha già accolto la nostra istanza di misure cautelari monocratiche limitatamente alla previsione dell’abbattimento degli animali eventualmente catturati” e ha già fissato l’udienza in camera di consiglio per il 13 febbraio 2025.

Oltre ad aver tempestivamente accolto il ricorso presentato dalle associazioni, con immediata fissazione d’udienza al prossimo 13 febbraio, il TAR ha inoltre disposto un incombente istruttorio a carico del Comune e della Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, chiedendo di fornire prove e chiarimenti, fra cui una relazione illustrativa sui fatti e una documentazione sia sul numero di animali fino ad ora catturati e uccisi, sia su quelli ancora da catturare, sia sull’individuazione di eventuali soluzioni alternative all’uccisione.

L’ alternativa c’è e va perseguita.

LAV e LNDC continueranno con forza a contrastare il progetto di cattura e di uccisione di capre libere sul territorio, che, come tutti i progetti di eradicazione di animali, solleva gravi interrogativi sulle modalità di intervento adottate e sulla conformità alle leggi che tutelano il benessere animale.



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martedì 24 dicembre 2024

Porto Empedocle (AG): salviamo le capre che rischiano di essere catturate e uccise

Il piano di cattura e uccisione del piccolo gruppo di capre che da anni vivono libere nel quartiere “Ciuccafa” di Porto Empedocle, deliberato dal sindaco, è stato prontamente contrastato da noi di LAV.

LAV Sciacca, sede territoriale competente, si è prontamente attivata dopo l’inizio delle operazioni, il 19 novembre 2024, che hanno provocato la morte di una capra durante la fase di cattura.

LAV, non appena venuta a conoscenza del piano di cattura ed uccisione degli animali ha contrastato, anche con la Rete dei Santuari, con forza tale progetto, che solleva gravi interrogativi sulle modalità di intervento adottate e sulla conformità alle leggi che tutelano il benessere animale.

Il giorno successivo il nostro intervento, il Comune di Porto Empedocle si è prontamente reso disponibile, agendo con tempestività e celerità, in risposta alla richiesta pervenuta da LAV e dalla Rete dei Santuari per l’affidamento all’Arca di Natalia, rifugio in provincia di Catania delle due caprette nel frattempo catturate

Questo gesto ha rappresentato un’importante dimostrazione di collaborazione, necessario per il bene delle altre capre rimaste sul territorio, perché questi animali non sono un problema da eliminare, ma esseri senzienti che la legge tutela e che hanno diritto di vivere in pace e serenità.

Tuttavia, i provvedimenti di uccisione rimanevano attivi per volontà del sindaco, fintanto che le associazioni non avessero trovato una sistemazione per questi animali.

Tempestivamente LAV ha individuato un terreno nel quale si impegna a realizzare recinti e strutture idonee ad ospitare le capre, che verranno in questo posto sterilizzate ed accudite, fino a quando potranno essere spostate verso futuri adottanti.

Questo rifugio potrebbe essere un luogo di vita e di speranza per le capre di Porto Empedocle e, in futuro, anche di altri animali “allevati” tolti da situazioni di maltrattamento.

LAV ha quindi inviato una lettera al sindaco per chiedere il tempo utile ad ottenere le autorizzazioni necessarie relative alla costruzione del rifugio e all’ottenimento del codice stalla relativo e, soprattutto, la revoca dei provvedimenti inerenti al piano di cattura e uccisione in progetto a danno delle capre di Porto Empedocle.

Al momento nessuna risposta è pervenuta dal Sindaco di Porto Empedocle, al quale chiediamo nuovamente la revoca dei provvedimenti di cattura ed uccisione delle capre, per le quali abbiamo già trovato una sistemazione.




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