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Abbiamo salvato Mido, un agnello destinato a una morte terribile

Nuova vita a Mido! L’agnellino salvato in Abruzzo da una probabile macellazione clandestina durante la festa islamica del sacrificio è già al sicuro presso il Rifugio Hope.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 28 settembre 2022

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Grazie a LAV e all’intervento dei carabinieri forestali, ora l’agnellino Mido avrà una vita libera.

Ogni anno la festa del sacrificio dell'Islam viene celebrata con lo sgozzamento degli agnelli. Qualche settimana fa a Lanciano, in provincia di Chieti, uno di loro è stato salvato da questo terribile destino e, grazie a LAV e all’intervento dei Carabinieri di Lanciano, ha ottenuto la libertà.

L’agnellino è stato chiamato Mido, nome scelto da Sveva Basirah Balzini, attivista musulmana e vegana che abbiamo coinvolto nel suo recupero e nel racconto della storia.


L'agnello era stato trovato nel cortile di un’abitazione con le zampe legate, probabilmente pronto per essere ucciso, senza stordimento e tramite sgozzamento. Una macellazione illegale, in quanto la macellazione rituale per Legge non può avvenire fuori da un macello specificatamente autorizzato e senza il controllo dell’autorità veterinaria. 

Abbiamo la responsabilità di prenderci cura di questo mondo e la possibilità di ripensare il modo in cui ci connettiamo agli animali non umani per creare una versione della nostra fede cruelty free. Sveva Basirah Balzini, attivista musulmana e vegana

Ci siamo attivati insieme ai Carabinieri Forestali per avviare il sequestro dell’animale e lo abbiamo preso in carico per potergli restituire una nuova vita. Abbiamo ottenuto dalla Procura della Repubblica la sua custodia giudiziaria e lo abbiamo trasferito presso il Rifugio Hope, in provincia di Viterbo, offrendogli la possibilità di vivere insieme ad altri animali liberi, al riparo da crudeltà e sfruttamento.  

Noi di LAV, ricordando che le scelte alimentari senza crudeltà possono essere fatte da tutti, a prescindere dalla religione o meno di appartenenza, riteniamo che l’Italia debba seguire l’esempio di altri Paesi europei come Belgio, Austria, Danimarca, Svezia che hanno previsto – grazie alla possibilità esplicita prevista dal Regolamento europeo 1099 del 2009 – come la Svizzera fa dagli inizi del ‘900, almeno lo stordimento preventivo obbligatorio per le macellazioni effettuate con rito islamico ed ebraico.

Auspichiamo inoltre che i prossimi Parlamento e Governo estendano questo obbligo a tutte le macellazioni, anche quelle non rituali di volatili e conigli, cosiddetti animali “da cortile”, che oggi purtroppo possono essere realizzate senza stordimento preventivo, aumentando così la sofferenza degli animali che vengono macellati per “consumo familiare”.  

Ogni fede può e deve essere rispettosa degli animali. Qualcosa può cambiare: ciascuno di noi può decidere di non sfruttarli e non farli soffrire più.